Anche a Soresina i residenti si interrogano sui vantaggi e le criticità dell'impianto a biometano. Sull’argomento è in programma un’assemblea pubblica, giovedì 6 marzo, nella sala Gazza, alle ore 21. Interverranno Christian Di Feo, Diego Vairani, consigliere comunale di opposizione, Maria Grazia Bonfante dell’associazione Salviamo il paesaggio e l’avvocato Cristina Mandelli. Secondo Di Feo, il primo atto della vicenda risale a giugno 2024, quando in comune a Soresina è giunta la richiesta di riconversione dell'impianto in Persicana da biogas a biometano. L’11 gennaio il comune ha emesso l’attestazione di validità ed efficacia del titolo abilitativo per poter procedere. Durante i consigli comunali post richiesta, nessuno ha parlato dell’argomento”.
‘Documenti riservati’
“Nel frattempo, in comune sono giunti 23 pareri oltre a richieste di integrazione al progetto. Progetti e documenti sono stati resi pubblici sull’albo pretorio a fatto oramai avvenuto e non sono a disposizione dei cittadini perché soggetti a riservatezza per un accordo tra comune e privato. Nel futuro impianto a biometano verrà conferito e stoccato diverso materiale tra cui pollina e lettiera di broiler, letame e liquame in un’area di 6300 metri cubici chiusa da teli. Il rischio è che polveri e molestie olfattive si propaghino sul territorio”. L’impianto, quando funzionava solo a biogas, aveva quale alimentazione autorizzata insilato di sorgo, mais, polpe di barbabietola e foglie. Tutti scarti vegetali”.
Da dove provengono gli scarti
“Gli scarti di lavorazione che convoglieranno nell’impianto giungeranno da aziende di Soresina, Cappella Cantone, Annicco e Trigolo. Per ciò che concerne il liquame bovino da latte e il letame si ipotizza il conferimento da imprese sempre della provincia di Cremona. Sono gli affluenti avicoli che provengono dalle province limitrofe di Brescia e Mantova. La convenzione con il comune di Soresina prevede il versamento, da parte della società che detiene l’impianto, di un contributo di 130 mila euro una tantum per spese di realizzazione degli interventi compensativi”.