24-10-2019 ore 18:03 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Stalli a pagamento, a Crema crescono gli interrogativi. Beretta: ‘Ccà nisciuno è fesso’

A Crema i parcheggi rappresentano un tema piuttosto scabroso. In particolare quelli a pagamento. La gestione del servizio, che agli utenti strappa commenti poco edificanti da un triennio, ha suggerito una serie di interrogativi al consigliere di minoranza Simone Beretta. Incontrando la stampa, stamattina ha annunciato un’interpellanza, cui seguirà una mozione nel caso le risposte del Comune (o del gestore) non fossero soddisfacenti. In sostanza, sta facendo pressione sull’amministrazione perché “la rivoluzione della mobilità sostenibile tanto sbandierata non rimanga sulla carta”. O meglio, perché Gestopark “faccia quanto prima tutte le innovazioni contenute nel contratto”. Oltre alla qualità del servizio, è chiaro, s’intravede l’orizzonte economico. “Se nel caso della piscina continuo a ritenere indispensabile la revoca della gestione a Sport management, per quanto riguarda i parcheggi - spiega Beretta -  sono convinto che il Comune non debba cessare la convenzione con Gestopark (anche se ne avrebbe tutti i diritti), ma farle tirar fuori molti più soldi di adesso”.

 

I numeri

Complessivamente i parcheggi sono 1267, dei quali 1147 in tariffa 2 (1 euro all’ora, costo minimo 0,50 euro) e 120 in tariffa 1 (1,50 euro l’ora, costo minimo 0,80 euro). A Crema si paga dalle ore 8 alle 13 e dalle 14.30 alle 19.30, dal lunedì al sabato compreso, escluse domeniche e festività infrasettimanali. Nell’aprile del 2016 il Comune ha disposto l’affidamento (piuttosto rocambolesco, col malfunzionamento della piattaforma delle candidature, il ricorso del secondo arrivato e l’attesa del Tar) alla Gestopark, azienda con sede a Genova.

 

Gli incassi

La durata del contratto è di 5 anni (con possibilità di rinnovo annuale) a fronte di un corrispettivo di 890 mila euro l’anno (Iva esclusa) e del 10 per cento sugli utili se gli incassi superano il canone garantito dal contratto. Stando al Comune gli incassi hanno sempre superato il milione di euro nel 2012 (1.083.835, 75 euro), nel 2013 (1.068.427,34 euro) e nel 2014 (1.105.496,05 euro). Altri dati non sono stati forniti, ma è lecito supporre che l’incasso del 2014 sia stato superato negli anni seguenti, assestandosi tra il milione e 100 e il milione e 200 mila euro l’anno. Il gestore ha spiegato di non poter procedere alle implementazioni previste dall’accordo (sensori e totem) perché il Comune non ha concesso loro la trasformazione a pagamento di ulteriori 530 stalli.

 

I parcheggi liberi

Stando al contratto il concessionario “è obbligato al monitoraggio dei rispettivi livelli di occupazione. Sono 263 alla Buca, 177 al Brico, 552 nell’area del multisala, altri 350 in via Capergnanica”. Attraverso i pannelli luminosi, gli automobilisti dovrebbero essere sempre informati sulla disponibilità di parcheggi: “in particolare di quelli liberi. Se invece così non è – conclude Beretta - sembra di capire che l’obiettivo sia quello di indirizzare gli ignari automobilisti verso i parcheggi a pagamento, cosa che fa aumentare l’utile del gestore ma non la qualità del servizio. E forse si comprende anche in Liguria se dico che Ccà nisciuno è fesso”. Insomma, non resta che attendere il deposito dell’interrogazione ma soprattutto la sua trattazione in consiglio comunale. E coi tempi della politica, su questo versante non esistono certezze.