23-09-2021 ore 00:00 | Politica - Crema
di Giovanni Colombi

Piscina, vendita del ramo d'azienda di Sm. Il sindaco Stefania Bonaldi: "niente di nuovo"

Lo scorso 20 settembre il tribunale di Verona ha disposto la vendita del ramo d'azienda della Sport Management Spa, costituito da beni materiali e immateriali relativi alla gestione di diversi centri sportivi e natatori, tra i quali anche la piscina comunale di Crema. Il procedimento giudiziario prevede anche le eventuali autorizzazioni, licenze, permessi per l'esercizio del ramo d'azienda. Un'asta che vede un prezzo di acquisto minimo per un valore di 1,5 milioni di euro, le cui offerte dovranno essere depositate alla Cancelleria fallimentare del tribunale di Verona entro le ore 12 del prossimo 11 ottobre.

 

Il sindaco: “nulla di nuovo”

Come spiega il sindaco Bonaldi, “Non stiamo scoprendo l'acqua calda. Fin dall'inizio è stato chiaro che Prime sarebbe intervenuta con la formula dell'affitto del ramo d'azienda, nelle more dell'assegnazione definitiva dello stesso. Assegnazione che necessariamente in una procedura concorsuale (in cui Sport Management si trova da ottobre dell'anno scorso) deve avvenire tramite evidenza pubblica, sotto l'egida del tribunale. Che ha appunto indetto l'asta. A detta procedura, il cui necessario espletamento conoscevamo da mesi ed era stato debitamente illustrato anche ai consiglieri dal legale del Comune, Maurizio Zoppolato, parteciperà ovviamente anche Prime, che punta a vedere stabilizzata fino al 2041 la gestione che ora ha in affitto. Prime ha già dichiarato che se sarà aggiudicataria restituirà al Comune in 5 anni anche i "famosi" 150mila euro anticipati dall'ente a Sport Management per fare ripartire la stagione estiva 2020, credito che peraltro il Comune ha chiesto alla curatela di Sport Management che venisse inserito anche nel piano concordatario. Va da sé che se questi denari ci saranno restituiti da Prime, decadrà la nostra pretesa verso Sport Management”.

 

In attesa dell'esito della procedura

“Ovviamente tutto ora è sub judice – prosegue la Bonaldi - ma ripeto che non è una novità dell'ultim'ora. Certo, potenzialmente potrebbero esserci, come in tutte le gare, altri partecipanti, ma ad oggi non ne abbiamo avuto notizia né siamo stati contattati da altre società che gestiscono impianti e difficilmente una realtà può chiedere di subentrare in un ramo d'azienda per 20 anni senza prima studiare il contesto. Aggiungiamo che la sofferenza nel settore è diffusa, non ha certo riguardato solo Sport Management. In ogni caso attendiamo fiduciosi l'esito della procedura, intanto la piscina è aperta, l'impianto salvaguardato e sono tutelati i diritti dei lavoratori della piscina. Noi lavoriamo e abbiamo sempre lavorato per questo”.

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