04-08-2014 ore 20:48 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema. Raccolte oltre 130 firme per il "semaforo sonoro alla rotonda Gronda Nord". L'iniziativa nasce da Davide Cantoni. Ecco la sua storia

Domani mattina verranno consegnate in comune più di 130 firme per posizionare un semaforo sonoro (come quelli del Brico davanti al Voltini o quello dell'Ipercoop in viale Europa) alla fine della ciclabile che collega i Mosi a Crema, all'incrocio con la Gronda Nord. La vicenda ha un lungo percorso. Davide Cantoni ha 28 anni, è non vedente da 14 anni, in seguito allo scoppio di un petardo. Abita ai Mosi e per lui raggiungere Crema senza essere accompagnato era impossibile. Il 13 giugno del 2014 è arrivata Diva, una magnifica labrador di 2 anni, che gli è stata regalata dal Lions di Crema. “Un regalo fantastico da 26 mila euro”, tanto costa addestrare un cane guida.

 

Impossibile attraversare

“Pensavo che col suo arrivo i miei problemi fossero finiti – racconta – ma una volta arrivati all'incrocio con la Gronda Nord, non riesco ad attraversare. Diva è bravissima, non ha problemi in altri luoghi della città, anche se sono affollati: al semaforo del Sombrero oppure a Porta Ombriano, dove c'è il Beat”. Alla rotonda della gronda nord Diva si blocca, perché molte auto non si fermano, rallentano solamente e lei non è addestrata per interpretare la fretta, la negligenza e la maleducazione delle persone, che per il fatto di essere in auto ritengono di poter calpestare i diritti di chiunque, figurarsi poi di ciclisti o pedoni.

L'osservazione diretta

Ascoltata la testimonianza, decido di andare sul posto, per verificare di persona. Per questo articolo è bastato trascorrere una mezzora nei pressi della rotonda che vanta il celebre monumento all'arte organaria della città. Oggi dalle 16 alle 16.30 ho osservato il comportamento delle persone, sinceramente troppo spesso imbarazzante e non solo per chi arriva senza cintura o con in mano un telefonino. La Gronda nord ha un limite di 60 chilometri orari, evidentemente ritenuti un'offesa alla 'volontà di potenza' che accomuna moltissimi automobilisti, uomini e donne, giovani o attempati che siano. Su 10 auto che rispettano i limiti e diminuiscono la velocità nei pressi di un attraversamento pedonale, la maggioranza ha altro, certamente molto più importante, cui pensare.

 

Il silenzio delle istituzioni

Davide due anni fa ha portato la propria richiesta alle istituzioni: “Il 18 ottobre del 2012 – racconta - ho parlato direttamente con il sindaco Stefania Bonaldi, ero accompagnato da mia mamma e da Silvia Schiavi. Ci siamo incontrati nel suo ufficio, mi ha ricevuto, le ho spiegato il problema, ha detto di concordare con me e che avrebbe parlato con l'assessore per spostare il semaforo di qualche metro verso l'ipercoop. Il costo sarebbe stato di circa 20 mila euro. Mi chiese di lasciarle i miei riferimenti e che mi avrebbe richiamato presto. Son passati 2 anni e nulla è cambiato, anzi, nessuno mi ha mai contattato”.

La Giunta itinerante

Nel dicembre del 2013 durante un incontro con i residenti di Santo Stefano il sindaco e l'assessore Bergamaschi illustrano i progetti per la sicurezza stradale che verranno realizzati in città, parlano dei 700 mila euro da investire. Arriva una domanda dal pubblico: “una signora che conosce la mia storia – spiega Davide – aveva chiesto agli amministratori perché non spendevano 20 mila euro per il semaforo sonoro ai Mosi, visto che ne avevano a disposizione 700 mila”. La risposta non soddisfa, passano mesi, arriva il cane guida, con la speranza che si possa superare l'ostacolo, invece niente.

 

In consiglio comunale

La storia di Davide merita di divenire di dominio pubblico. Il consigliere comunale Alberto Torazzi porta la vicenda in Aula degli Ostaggi, 'obbligando' l'amministrazione ad una risposta scritta entro un mese. I documenti sono in allegato, ecco uno stralcio dalla replica dell'assessore Bergamaschi: “la soluzione di interrompere il flusso con un semaforo azionato per agevolare l’attraversamento pedonale è una soluzione che nell’ambito dei sistemi a rotatoria ha la prerogativa negativa di interrompere la fluidità della circolazione, vanificandone la funzionalità”.

 

La raccolta firme

Come detto, domani verrà consegnata la prima parte delle firme, ma la raccolta continua. Il semaforo sonoro aumenterebbe la sicurezza di tutti, non solo di Davide. Al momento è possibile firmare al bar Chiosco di Trescore Cremasco, mentre se altri esercizi commerciali volessero partecipare alla raccolta firme possono fare richiesta scrivendo a Davide alla mail [email protected]

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