Una
Trony Salp Inox tutto cuore e grinta supera nel big match la capolista
Eldor Cantù in cinque set e riapre parzialmente la corsa promozione alla B2. Le comasche mantengono un distacco di tre punti sulle
blues sberine ma quello che il tecnico e la società chiedevano era una risposta positiva, dopo la disfatta di
Muggiò.
Mara Ramponi e compagne hanno gridato “presente!”, prendendo a schiaffi le paure di un periodo poco felice di risultati.
Partenza sprintLa partenza ha visto
Offanengo e Cantù rincorrersi punteggio sino al 17-17: il
‘canarino di Rio’ e
Giorgia Meloni entrata in battuta infilano il break di otto a zero che porta in vantaggio la formazione di casa. La sinfonia non cambia nemmeno nel secondo set:
Camillinha a ritmo di samba allunga sul 10-7, alcuni errori abbastanza grossolani delle avversarie permettono alle padrone di casa di portarsi sul 17-10. Il capitano griffa il 21-13,
Cantù prova a rientrare ma un muro di
Cattaneo, l’
‘airone di Spino’, archivia il parziale.
Cantù rientra in garaNel terzo la formazione allenata da
Angelina Angelescu reagisce, cogliendo in contropiede le padrone di casa:
Bergamaschi pesca dalla panchina
Stringhi per
Guerini, autrice di una prova magistrale, e
Mazzurini per
Ramponi. Il grillo mantiene a galla
Offanengo (11-12) ma è solo un bagliore nell’oscurità, un’indiavolata Brenna trascina chiude 16-25. La
Trony sembra aver smaltito la delusione:
Camillinha, Ramponi e Micheletti dettano legge ma sul 16-11 un pesante parziale di zero ad otto rimette in discussione l’incontro.
Un capitanoNon basta una
Stringhi ritornata ad alti livelli per rimettere in carreggiata il veicolo, un errore in attacco di una generosa
Camillinha rimanda al giudizio del tiebreak l’esito. Il ritmo della gara resta alto, gli incitamenti delle due tifoserie trasformano il
PalaCoim in un girone dantesco: Cantù cambia campo in vantaggio 7-8,
Ramponi,
Stringhi ed un muro di Micheletti, guerriera come Giovanna d’Arco, infilano un nuovo contro break (10-8). Le ospiti non mollano e sembrano ipotecare definitivamente la sfida sul 11-13. Nel momento più difficile
Offanengo impatta e capovolge l’esito della partita, grazie ai colpi del capitano.
L’analisi dei primi due setL’incontro rispecchia l’andamento stagionale della squadra di
Paolo Bergamaschi. I primi due set giocati in modo perfetto, senza sbavature, hanno offerti uno spettacolo pallavolistico molto piacevole e divertente, annichilendo la capolista, in un revival d’Offanengo di inizio campionato. Il terzo ed il quarto set, invece, sono stati simili alla falsa partenza del girone di ritorno, una squadra, a volte troppo fallosa in attacco e macchinosa nella manovra, che lascia spazi di rimonta agli avversari a causa dei troppi giramenti a vuoto.
Un futuro da scrivereIl tiebreak potrebbe essere paragonato al presente e, sicuramente, ed al futuro: una formazione che in difficoltà ha saputo tirar fuori gli artigli e colpire con la forza di una scimitarra. Gli appassionati lo scopriranno solo vivendo, quale delle facce della stessa medaglia chiuderà la stagione.
L'ultima volataLa volata non sarà facile, Cantù mantiene sempre tre lunghezze di vantaggio quindi la
Trony Salp Inox è obbligata a vincere i restanti incontri e sperare in una nuova battuta d’arresto della capolista per giocarsi il tutto per tutto nella roulette del quoziente set. Il passo dovrà essere compiuto a
Mandello del Lario.
Trony Salp Inox-Cantù 3-2Parziali: 25-17, 25-18, 16-25, 22-25, 15-13
Trony Salp Inox: Visigalli (L2), Mazzurini, Camillinha, Stringhi, Severgnini, Fusar Imperatore, Coti Zelati (L1), Ramponi, Micheletti, Guerini, Moretti, Meloni. All.: Bergamaschi-Tedoldi.
Eldor Cantù: Alberti, Besio, Bettarrello, Brenna, Citterio, Losa, Mauri, Modica, Orsenigo (L), Rossini, Signorotta, Ventriglia. All.: Angelescu.
Classifica, serie C, girone BEldor 53 punti;
Trony Salp Inox Offanengo 50; Sanda Speedwiper, Pro Victoria Muggiò 46; Iseo Serrature, Lame Perrel 35;
Pall. Vailate 29; Pall. Senago, Novate 22; Lemen Volley, Cof Lariointelvi 21; Suprecyclon Gussago 15; Hotel Lido Angera 13; Cartiere dell’Adda Mandello 12.