Christian Panucci è stato ospite ieri sera della società sportiva Allenatori Cremaschi. Qualche istante prima di salire in cattedra nel primo incontro di carattere tecnico della neonata associazione, l’ex difensore di Nazionale, Milan, Real Madrid e Roma ha risposto ad alcune domande.
L'istinto del ragazzino
“Il calcio al giorno d’oggi – afferma l’attuale allenatore in seconda di Fabio Capello alla nazionale russa – a livello di settore giovanili deve migliorare molto la tecnica, lavorare soprattutto in un’età dove conta molto l’istinto del ragazzino, e meno sull’aspetto tattico. Bisogna far divertire i bambini ma allo stesso tempo insegnarli le basi del gioco per cui è necessario lavorare bene e in prospettiva per il futuro. Per fare ciò bisogna molto investire negli allenatori e, secondo me, è importante di farli vedere meno tv possibile, non esaperare il giovane e non puntare solamente sul risultato a tutti i costi. Possono migliorare divertendosi e valorizzare molto l’aspetto tecnico. Da diciotto anni non vinciamo più il titolo europeo con l’Under 21 e questo deve far riflettere. La vera vittoria di una società è quella di far crescere il settore giovanile”.
Baresi e Capello
Una carriera lunga con le maglie di alcune delle società più importanti e titolate del mondo, un tuffo nel passato ma uno sguardo sui problemi del calcio italiano. “Nella mia carriera – prosegue – mi sono sentito un privilegiato, avendo potuto indossare qualche così importanti. Nel mio ruolo è stato d’esempio Franco Baresi e Fabio Capello come allenatore. Purtroppo il problema del calcio italiano è uno solo: mancano i soldi. Ed è proprio in questi momenti di difficoltà che serve la bravura dei dirigenti per ritornare ad essere più competitivi”.
Obiettivi mondiali
Fra qualche mese il mondiale in Brasile con la Russia. “Sono due anni che lavoro al fianco di Capello e posso dire che è un’esperienza bellissima e formativa in una squadra importante. Non faccio pronostici su dove arriveremo lo scopriremo solo vivendo”.