14-05-2013 ore 13:18 | Sport - Calcio
di Massimo Rossi e Francesco Jacini

Eccellenza. Il ritorno del Palazzolo in serie D, l’attaccante cremasco Federico Cantoni: “siamo entrati nella storia della società”

E’ quanto meno curiosa la storia di Federico Cantoni, cremasco doc, attaccante del Palazzolo. Ad inizio estate è stato ingaggiato dalla Lupa Piacenza, Eccellenza dell’Emilia Romagna, sorta dalle ceneri del fallito Piacenza, poi è passato al Crema 1908, con contratto a gettone e due reti all’attivo. Prima di ritrovarsi a dicembre a Palazzolo, per scrivere un nuovo capitolo di una carriera lunga e ricca di successi, e vincere il campionato di Eccellenza, girone C in maggio. E salire in D per la seconda volta negli ultimi dodici mesi, dopo il trionfo di Sant’Angelo.

Voglia di divertirsi come un ragazzino
Trentacinque anni da compiere il prossimo 13 settembre, una vita passata con la sfera di cuoio tra i piedi e con la voglia di divertirsi come un ragazzino. E domenica 5 maggio, data storica per la Juventus, ‘Fede’, si è tolto un'altra soddisfazione della carriera, aggiungendo al suo curriculum l'ennesimo successo in campionato, griffato dal gol del vantaggio nella sfida decisiva con il Valcalepio.

“Annata strepitosa”
“E' bello; abbiamo vinto un campionato, insperato ad inizio stagione perché c'erano 3-4 squadre molto più attrezzate di noi, in quanto avevano speso più di noi. Invece, grazie ad un'annata strepitosa ed un gruppo altrettanto fantastico, siamo riusciti ad avere la meglio noi, compiendo una grandissima impresa”.

Hai vinto il campionato anche lo scorso anno a Sant'Angelo, fai incetta di vittorie. Qual è quella che ricordi con maggior piacere?
“Ormai ho raggiunto 4 promozioni, due dirette e due tramite play off. Speriamo che non sia l'ultima. Quando si vince è sempre bellissimo, però è innegabile che la vittoria di Sant'Angelo, per tutto il contorno, la cornice di pubblico, la voglia della città e la fame di calcio, è stata la più bella. C'era un entusiasmo incredibile, tanta gente allo stadio, un attaccamento alla squadra grandissimo. A loro abbiamo regalato qualcosa di bellissimo. Anche a Palazzolo, però, è stato bello; quando si vince, è difficile scegliere”.



Sei tornato a Palazzolo e hai vinto il campionato; che effetto fa vincere a 35 anni?
“E' curioso perché a Palazzolo ho vinto due volte; già solo vincere un campionato, nella vita di un calciatore è difficile, io ho avuto la fortuna di vincerne addirittura due nello stesso posto. E' bello sapere che sei nella storia di una società, perché ti rende molto orgoglioso”.

Il finale di stagione, però, è stato vissuto con pathos, con le inseguitrici che hanno provato ad insidiarvi fino alla fine...
“Non c'è mai stato un grande distacco in classifica; la squadra che ci ha recuperato più punti è stata la Grumellese che, ad un certo punto, sembrava tagliata fuori, ed invece hanno fatto una bella rimonta. Il distacco maggiore, sulla seconda è stato di tre punti, quindi il campionato è stato tirato e sempre in bilico fino all'ultimo minuto dell'ultima giornata. Questo dà ancora più orgoglio e soddisfazione perché abbiamo combattuto contro altre due squadre veramente forti. E' stata un'ulteriore prova di forza e di compattezza del nostro gruppo, avere delle rivali così agguerrite”.

Il ricordo più bello di questa stagione?
“E' facile dire domenica quando l'arbitro ha fischiato la fine della partita, perché c'è stata un'esplosione di gioia incredibile. E' stato il coronamento di una bellissima stagione; domenica 5 maggio sarà una data che ricorderò sicuramente per tutta la vita, perché c'è stata una bellissima festa sia in campo, sia dopo la partita, con tutta la squadra e lo staff, con festeggiamenti durati tutta la notte. Una giornata davvero indimenticabile”.

I fasti del passato
Un successo straordinario per la formazione allenata da Osvaldo Zobbio in coincidenza con il centenario di fondazione della società. Un ritorno nel campionato di serie D, dopo tre anni di assenza, per poi sognare gli antichi fasti degli anni ’90 quando la squadra bresciana ha affrontato formazioni blasonate come Bologna, Spal, Triestina, Arezzo, Chievoverona, Como, Vicenza, Modena e tante altre nell’allora C1.

Terzo posto al memorial Anzani
La stagione biancoazzurra, poi, si è conclusa lo scorso fine settimana con il terzo posto nel memorial ‘Anzani’, il triangolare che mette di fronte le vincitrici dei gironi lombardi di Eccellenza. Cantoni e compagni hanno onorato il campo sino alla fine ma a prevalere è stata la Giana (girone B) davanti all’Inveruno (A). Cantoni ha griffato l'unica rete bresciana, il gol non ha età.