“Desidero esprimere sincero apprezzamento per una manifestazione ormai storica nella città di Crema degna di nota per continuità ed inclusività. Perché ci dimostra che lo sport è per tutti”. Così il sindaco Fabio Bergamaschi alla presentazione della sedicesima Maratonina città di Crema, organizzata dall'associazione Bike e run presieduta da Elena Ginelli con il costante supporto dell'ente comunale. L'appuntamento con la gara Fidal da 21 chilometri è per domenica 13 novembre con partenza e arrivo in piazza Garibaldi. Tra gli atleti elite Pietro Sonzogni (Atletica Valle Brembana), Renè Cuneaz (Pro Patria) . Per la femminile l'etiope Addisalem Belay e Giovanna Epis, atleta italiana che vanta la quinta miglior prestazione italiana all time. Nelle stesse ore si correrà tra le vie della città anche la competitiva 10 chilometri (giunta alla quarta edizione) e la non competitiva cronometrata 10 chilometri memorial Marianna Rota. “Dopo lo stop nell'anno del Covid – spiega Franco Pilenga – lo scorso anno abbiamo faticato per fare un regalo alla città. E i numeri ci hanno dato ragione. Quest'anno gli iscritti tra le varie manifestazioni sono in totale 1900, di cui 1000 alla maratonina e 700 alla Marianten”. Anche i bambini fino ai 14 anni troveranno spazio con la quarta Enercom Crema kids run. Appuntamento sabato 12 novembre presso la pista d'atletica Renato Olmi.
Inclusione e cultura
Per consentire adeguato svolgimento alla manifestazione, è stata emessa un'ordinanza comunale che prevede istituzione di divieti ed obblighi in varie zone della città per la giornata di domenica (integrale in allegato). “Ci auguriamo – ha detto il sindaco- che i cremaschi e quanti arrivano in città capiscano la scelta anche dell'amministrazione di valorizzare le attività sportive”. Per il Rotary Crema che patrocina l'iniziativa “è necessario realizzare queste manifestazioni per fare in modo che si crei nelle persone una cultura sportiva”. E inclusiva. “Da questo punto di vista – ha spiegato Claudio Ardigò del Csi Cremona alla Marianten parteciperanno anche alcuni atleti normodotati accompagnando atleti con disabilità. Perché vogliamo dare gambe anche a chi non può correre”. O per dirla con le parole di Kafka “aprire uno squarcio nell'iceberg delle nostre coscienze”.
Cambiare prospettiva
L'iniziativa è stata pensata in collaborazione con l'associazione Tartaruga e Parkinson e Sport. “Mi cimenterò per la prima volta – ha detto il presidente della Tartaruga Marco Mantegazza – come associazione teniamo molto a questa manifestazione perché ci aiuta nell'obiettivo di fare inclusione e consente alle persone con disabilità di uscire di casa”. Stefano Ghidotti di Parkinson e sport ha ricordato come “l'attività sportiva aiuta a sorridere e a focalizzare l'attenzione su ciò che sappiamo fare. A farci sentire atleti, non malati”. Plauso all'iniziativa anche dal delegato Coni Fabiano Gerevini, che ha posto l'accento sulla “continuità di una manifestazione, che vede adesione vasta in ogni occasione”.