31-03-2025 ore 08:28 | Rubriche - Milano
di Eliana Lanfranchi

Milano. Ripensare il linguaggio sugli incidenti stradali: 'dalla fatalità alla responsabilità'

L'univesità Cattolica ha ospitato un incontro promosso dall’Osservatorio opinion leader 4 future, il progetto sull’informazione consapevole di Credem e Amed (Alta scuola in media, comunicazione e spettacolo dell’Ucsc), nato con l’obiettivo di accrescere la cultura informativa attraverso attività di divulgazione e analisi basate su dati di ricerca. Nello specifico si è parlato della comunicazione dei rischi stradali ed è stat posta l’attenzione sul ruolo del linguaggio nella percezione della sicurezza e della responsabilità individuale. Silvia Frisina, vicepresidente dell’Associazione familiari e vittime della strada e il giornalista Luca Valdiserri, familiare di una vittima della strada, hanno analizzato come il racconto degli incidenti possa influenzare profondamente la percezione e la consapevolezza della collettività. 

 

La percezione degli incidenti stradali

Troppo spesso l’informazione su questi eventi si basa su un linguaggio fatalistico o sensazionalistico, che rischia di deresponsabilizzare i singoli e di enfatizzare il carattere inevitabile della tragedia, anziché promuovere una maggiore cultura della prevenzione. Nello specifico, durante l’incontro si è parlato di come gli incidenti stradali non siano meri eventi fortuiti ma accadimenti con cause precise e responsabilità identificabili. Eppure, nel modo in cui vengono talvolta raccontati dai media e percepiti dall’opinione pubblica, persiste una narrazione che spesso sposta l’attenzione dalla condotta individuale a fattori esterni, come il veicolo o le condizioni della strada.

 

La responsabilità del giornalismo 

L’obiettivo è riflettere su come il modo in cui raccontiamo gli incidenti possa influenzare la percezione della sicurezza stradale: dalle parole utilizzate alla tendenza a trasferire la colpa dall’utente al mezzo, contribuendo a deresponsabilizzare chi è alla guida. “Le parole che scegliamo per raccontare un incidente stradale hanno un peso enorme”, ha commentato Frisina: “non possiamo continuare a parlare di 'fatalità' o di auto che 'perdono il controllo', come se fossero a guida autonoma perché ogni incidente è il risultato di scelte e comportamenti umani. Il giornalismo ha una responsabilità fondamentale nel modo in cui la società percepisce questi eventi: deve informare con precisione, senza spettacolarizzare il dolore e senza deresponsabilizzare chi guida. Un linguaggio più corretto e rispettoso può contribuire a un cambiamento culturale, necessario per prevenire altre tragedie sulle nostre strade”.