Terzo album degli U2, War viene pubblicato il 28 febbraio 1983 dalla Casa discografica Island Records e può definirsi il prologo dell’impegno politico e sociale del gruppo musicale irlandese, nato a Dublino nel 1976: ne sono il simbolo non solo il titolo, ma soprattutto l'espressione impaurita e sconcertata del bimbo in copertina, Peter Rowen - lo stesso di Boy - ma stavolta con le labbra macchiate dal sangue. Nel concerto a Newcastle del 26 marzo 1983, Bono spiega che il tema dell'album non è la guerra, ma la resa, intesa come “una sorta di principio, non solo una bandiera bianca”.
Cercasi musicisti
La storia degli U2 è quella di ogni gruppo di giovani che amano il rock: un ragazzino di 14 anni che ama suonare la batteria (Larry Mullen jr.) mette nella bacheca della scuola (Mount Temple School di Dublino) l’avviso Cercasi musicisti per fondare band. Rispondono un chitarrista (Dave Evans detto The Edge), un bassista (Adam Clayton) e un cantante (Paul Hewson, chiamato Bono Vox, come un negozio di apparecchi acustici di Dublino). I ragazzi hanno dai 14 ai 16 anni e decidono di chiamarsi U2, come aereo spia americano della seconda guerra mondiale. Il primo successo è la vittoria al concorso rock di Limerick. L’incontro con il manager Paul Mc Guinness segna poi l'inizio ufficiale di una carriera strepitosa.
Bloody Sunday
Primo album del gruppo a raggiungere la vetta della classifica di vendita del Regno Unito, War è introdotto da Sunday Bloody Sunday, una canzone destinata a diventare uno dei più celebri inni di protesta di tutti i tempi, con la denuncia dell’attentato contro pacifici civili nord-irlandesi da parte dell’esercito britannico a Derry, il 30 gennaio 1972. Seconds narra della Guerra Fredda e di come la vita di milioni di persone possa cambiare in un secondo, sottolineando i pericoli del nucleare tre anni prima del disastro di Cernobyl. La struggente New Year’s Day è accompagnata da un video girato nei ghiacci della Svezia; dedicata a Lech Walesa, Nobel per la pace nel 1983. Like A Song racconta dei giovani, “generazione senza nome” che sventola bandiere, indossa uniformi e distintivi ma rimane divisa e incapace di prendersi cura degli altri.
La bimba nel campo profughi
La tranquilla Drowning Man è una canzone di speranza, una stupenda ballata acustica scritta da Bono per sostenere l’amico Clayton in crisi; The Refugee parla di una bambina in un campo profughi in attesa di un momento per fuggire che non arriverà mai; Two Hearts Beat As One è la prima canzone d’amore del gruppo dedicata da Bono alla moglie, Alison; Red Light e Surrender sono uno spaccato di vita quotidiana. Conclude l’album 40, una invocazione a Dio e a se stessi per la salvezza del mondo con una batteria sincopata che accompagna Bono nell’ormai mitico slogan pacifista How long to sing this song?. La canzone molto amata dagli U2 chiude a tutt’oggi ogni loro concerto.
Riconoscimenti
La rivista Rolling Stone ha inserito War al 221º posto della lista dei 500 migliori album; ha ottenuto il disco d’oro in Brasile, Germania, Paesi Bassi, Svizzera, il disco di platino in Belgio, 2 volte in Francia e nel Regno Unito, 3 volte in Canada, 4 volte negli Stati Uniti. The Edge, così chiamato per la sua propensione a sperimentare fino “al limite” i suoni della sua chitarra è stato collocato dalla rivista Rolling Stone al 38º posto nella Lista dei 100 migliori chitarristi di tutti i tempi. Gli U2 hanno venduto 150 milioni di dischi e ricevuto il maggior numero di Grammy Award per un gruppo (22) e nel 2005, loro venticinquesimo anno di carriera, sono stati introdotti nella Rock and Roll Hall of Fame.
Tracce e formazione
Testi e musiche di U2. Tracce: Sunday Bloody Sunday – 4:38; Seconds – 3:11; New Year’s Day – 5:36; Like a Song... – 4:47; Drowning Man – 4:14; The Refugee – 3:41; Two Hearts Beat as One – 4:03; Red Light – 3:46; Surrender – 5:33; 40 – 2:37. Formazione: Bono – voce e chitarra; The Edge – chitarra, pianoforte, basso, lap steel guitar, voce e coro; Adam Clayton – basso; Larry Mullen Jr. – batteria e percussioni. Hanno collaborato: Cheryl Poirier, Adriana Kaegi, Taryn Haegy, Jessica Felton, ai cori; Kennet Fradley alla tromba; Steve Wickham al violino elettrico.