Grazie all’importante donazione dell'Associazione Popolare Crema per il territorio, in sinergia con il Banco Bpm, l'unità operativa di oncologia dell’ospedale Maggiore di Crema potrà contare su una nuova risorsa: la dottoressa Nasim Ansarin, data manager e coordinatrice di ricerca clinica. L’incarico, iniziato a maggio 2024, durerà un anno e affiancherà le normali figure ospedaliere, tra cui medici, infermieri, radiologi e biostatisti. Il direttore amministrativo dell’Asst, Giuseppe Ferrari, ha ringraziato l’Associazione e il Banco Bpm, da sempre vicine al territorio e sottolineato l’importanza di avere una “figura specializzata per la realtà sanitaria locale”.
Un team di ricerca clinica
È stato il direttore dell'unità operativa di oncologia, il dottore Gianluca Tomasello a esprimere la necessità di avere un reparto dedicato alla ricerca clinica. “Solo grazie alla ricerca garantiamo ai pazienti cremaschi le cure migliori, accedendo a dei protocolli per farmaci innovativi”. Oltre ad essere un motivo di grande crescita, personale e lavorativa, per Ansarin la mansione le da l’opportunità di “collaborare con più figure professionali dall’interno, per creare un team multidisciplinare della ricerca clinica”. Nello specifico, seguirà le sperimentazioni di fase due per valutare l’efficacia del farmaco e di fase tre per testarne la sua efficacia. Attualmente sono già stati attivati tre studi: il primo sul tumore del colon retto, il secondo sul tumore polmonare e un terzo sui tumori ematologici. L’operato della ricerca clinica non si ferma qui: insieme all’ospedale san Raffaele di Milano, l’Asst di Crema farà parte di una sperimentazione sui tumori polmonari, finanziata dall’Airc per circa un milione e mezzo di euro.
La vicinanza al territorio
Valerio Suppa, responsabile della filiale di Crema Banco Bpm, ha espresso grande sostegno all’ospedale, “questa è la terza donazione fatta dall’inizio dell’anno e non sarà di sicuro l’ultima”. Giorgio Olmo, presidente dell'associazione popolare Crema per il territorio ha sottolineato l’importanza della vicinanza al territorio: “Stiamo al fianco dell’ospedale perché siamo convinti che attrezzature e personale adeguato siano di beneficio per tutti i cremaschi”. Olmo, infine, ha voluto sollecitare le forze politiche locali “affinché dimostrino considerazione, interesse e protezione nei confronti del Maggiore”, la sua preoccupazione è che “non faccia la fine del tribunale di Crema”.