Fiocchi, disegni, festoni e tanti giochi. L'atmosfera natalizia strapperà sorrisi nonostante il Covid. Per i volontari di Abio Crema (Associazione per il bambino in ospedale), attivi presso l'ospedale Maggiore, questa è una certezza. “Vogliamo far sentire la nostra vicinanza, anche a distanza, ai piccoli pazienti che dovranno trascorrere le feste in ospedale”. Con Abio si festeggerà ogni giorno dell'Avvento. “Dal 1 al 24 dicembre, in ogni stanza di degenza, sarà appeso un grande calendario, colorato e allegro che, per ogni giorno, offrirà una proposta di attività o di gioco. Se il bimbo visiterà la pagina Facebook di Abio Crema quel giorno, troverà il video dell'attività proposta: la spiegazione del gioco, la filastrocca da imparare a memoria, la favola natalizia da noi raccontata ed illustrata. Così anche a distanza, i bimbi avranno modo di interagire, sorridere e divertirsi con noi” spiegano i volontari.
Il periodo natalizio
Il calore del Natale, pronto ad abbracciare i piccoli pazienti, sarà protagonista nel reparto di pediatria del Maggiore. “L'allestimento natalizio del reparto è un impegno che i volontari Abio hanno portato avanti con entusiasmo nei venti anni di vita dell'associazione”. Oltre ai festoni natalizi, “non mancheranno i disegni che i bimbi della scuola dell'infanzia Iside Franceschini regaleranno al reparto e le lettere a santa Lucia dei bimbi della scuola elementare di Borgo San Pietro per chiedere un dono speciale ai giovani degenti dell'ospedale”. Nei giorni di santa Lucia e Natale, arriveranno in reparto i regali per i bambini, preparati e impacchettati con cura dai volontari di Abio. “Per la prima volta in 20 anni di vita dell'associazione, non saremo noi a distribuirli” spiegano con un briciolo di malinconia, “ma chiederemo aiuto al personale del reparto. Un grande grazie quindi al primario Salvatore Savasta, che sostiene sempre i nostri progetti, ai medici, agli infermieri, a tutto il personale sanitario”.
La mission di Abio
L'entusiasmo dei volontari non è venuto meno. L'obiettivo resta chiaro: strappare sorrisi. Anche in ospedale si può. Del resto, le buone intenzioni resistono sempre. “Cerchiamo di rendere meno traumatica l'esperienza del bambino in ospedale attraverso il gioco con i più piccoli e l'ascolto per i genitori”. La presenza di Abio è discreta, ma costante. Attenta e scrupolosa. “Dedichiamo tempo alla formazione dei volontari, affinché l'accoglienza in reparto sia calorosa e rispettosa”. Il calore è fatto di gioco e semplicità. Lo raccontano anche nelle scuole “per far passare la paura dell'ospedale”. “Andiamo anche nelle scuole per raccontare la mission di Abio”. Ché lo spirito non tramonterà mai: “Noi volontari non vogliamo fermarci. Il Covid non l'avrà vinta”.