“La chiusura per i mesi di luglio e agosto del reparto di psichiatria del Maggiore di Crema è solo l'ultima delle nefaste conseguenze che la carenza di personale sta infliggendo al nostro ospedale”. Venerdì 1 luglio (dalle ore 9), davanti all’ospedale è previsto un presidio di Unione sindacale di base, Confederazione unitaria di base, associazione Sos diritti, Rifondazione comunista, giovani comunisti, sinistra unita, sinistra classe e rivoluzione.
Le rivendicazioni
L’obiettivo è “rivendicare maggiori investimenti per la sanità pubblica, assunzione di tutto il personale necessario, definendo tempi e modalità concorsuali, da parte dell’Asst, senza ricorrere agli esterni, se non nella fase transitoria”. E ancora, “il mantenimento di tutti i servizi ed il ripristino di quelli chiusi o sospesi”, con la “cessazione delle esternalizzazioni e delle privatizzazioni”.
La situazione della psichiatria
“Soltanto per il giorno 11 luglio 2022 – proseguono gli organizzatori del presidio - è fissata la scadenza della presentazione delle domande per l’assunzione di un dirigente medico in Psichiatra, quando l’azienda ospedaliera sa da tempo che a luglio andrà in pensione un altro medico e che uno psichiatra ha già presentato le dimissioni per la metà di agosto. I mesi estivi sono i peggiori per le persone che vivono il disagio psichiatrico, non dimentichiamo che il Cps ha in carico circa 2.000 pazienti. Devono essere assunti urgentemente medici psichiatri e infermieri professionali”.
Continue esternalizzazioni
“Negli ultimi tempi abbiamo assistito alla esternalizzazione delle guardie radiologiche, ginecologiche e pediatriche nella fascia notturna, alla riduzione dell’organico della neuropsichiatria infantile, alla perdita della terza figura infermieristica a neurologia-nefrologia, sostituita da Oss che, come è stato denunciato dal personale del reparto, è privo delle competenze infermieristiche. Per non parlare della nuova organizzazione per il rifornimento dei prodotti farmaceutici alle unità operative che, oltre a costare molto di più, a vantaggio della Coop service, lascia sguarnite le unità operative di farmaci e presidi essenziali (garze, siringhe ecc)”.