28-11-2024 ore 09:26 | Rubriche - Costume e società
di Elena De Maestri

Inps: guida in otto punti contro la violenza di genere. Dalla denuncia al sostegno economico

L’Inps ha pubblicato una guida con l’obiettivo di far conoscere quali tutele e servizi l’istituto può offrire alle donne vittime di stalking, violenza e altri abusi. Si rivolge a tutte le donne inserite o meno nel mercato del lavoro, sposate o libere, con figli o senza, che abbiano già denunciato o meno al numero verde 1522 questi atti per essere poste sotto la tutela dei Centri Antiviolenza. Il fascicolo è composto da otto passi. Il primo riguarda la promozione del cambiamento culturale e la consapevolezza nelle donne. l’obiettivo è di sensibilizzare e diffondere la cultura del rispetto tra gli utenti e suscitare nella donna che subisce violenze la consapevolezza di essere vittima e il coraggio di scegliere di uscire dalla condizione di soggezione.

 

Sostegno alla denuncia

Il passo due è il sostegno alla denuncia che incoraggi la donna che subisce violenza o stalking a chiedere aiuto. Il terzo facilita l’avvio del percorso di protezione attraverso l’astensione dal lavoro tramite congedo o indennità per un periodo massimo di 90 giorni entro tre anni dalla data di inizio del percorso di protezione. Il quarto passo prevede L’isee per il diritto alle prestazioni a sostegno della genitorialità e del reddito. Le donne inserite nei programmi di protezione dei Centri antiviolenza possono richiedere la certificazione che non comprenda il reddito dell’altro genitore. Il cinque riguarda i beni ereditari. In caso di femminicidio, l’Inps non esige i crediti/debiti vantati dall’Istituto in capo al genitore uxoricida.

 

Libertà e tutela

Importante, al numero sei, è il reddito di libertà ovvero un supporto economico alla donna vittima di violenza. È finalizzato a sostenere prioritariamente le spese per assicurare l’autonomia abitativa e la riacquisizione dell’autonomia personale, nonché il percorso scolastico e formativo dei figli/delle figlie minori ed è compatibile con altri strumenti di sostegno. Il penultimo passo prevede l’ospitalità nelle strutture sociali. Ai figli e agli orfani di donne poste sotto la tutela dei centri antiviolenza, l’Inps offre accoglienza e sostegno, prevedendo priorità per l’ospitalità nelle strutture sociali. L’ultimo punto è l’assegno d’inclusione una misura nazionale di contrasto alla povertà, alla fragilità e all’esclusione sociale delle fasce deboli, attraverso percorsi di inserimento sociale, nonché di formazione, di lavoro e di politica attiva del lavoro, istituita a decorrere dal primo gennaio 2024.

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