Il Rotary Club Crema, presieduto da Antonio Grassi, a distanza di una settimana dagli incontri dedicati al cibo ha aperto un nuovo ciclo di conferenze. Nella serata di martedì 27 novembre, presso il ristorante Il Ridottino, Jacopo Faini è stato il relatore scelto per la prima conviviale dedicata all’intraprendenza imprenditoriale giovanile. Il suo intervento, dal titolo Startup e investimenti, si è focalizzato sul panorama italiano.
Il background di Faini
Jacopo Faini, classe ‘97, è un cremasco doc. Dopo gli studi dell’obbligo e una carriera di 15 anni come cavaliere di salto agli ostacoli a livello agonistico, si è trasferito a Milano, dove ha studiato economia and international management per cinque anni presso l’Università Cattolica del sacro cuore e l’Università Bocconi. Ha avuto esperienze di studio e lavoro nelle città di Parigi, New York e Hong Kong, dove ha terminato il suo master in international management presso il Cems. È appassionato di innovazione e, dopo due esperienze da fondatore, ora lavora come responsabile dell’accelerazione presso B4i – Bocconi for innovation, dove si occupa di scouting, investimenti e accelerazione per startup.
La crescita delle startup in Italia
“Ho cercato una realtà lavorativa che mi permettesse di imparare nell’ambito startup”, ha raccontato Faini: “in Italia, per quanto riguarda questo settore, non siamo i primi in Europa, siamo sotto la decima posizione, ma siamo anche quelli più in crescita. É un mercato in forte sviluppo. Stanno nascendo tante startup, specialmente ai talenti uscenti dalle nostre università”. Ai giovani consiglia rimanere e investire nell’Italia: “nessuno conosce bene il nostro paese come noi italiani. Fare impresa qua è difficile, dall’estero ci riuscirebbero in pochi”.