26-11-2020 ore 20:25 | Rubriche - Medicina e salute
di Andrea Galvani

Radiologia, garantiti percorsi in sicurezza. Aperti i reparti di Crema e di Rivolta d'Adda

In ambito ospedaliero la sicurezza di operatori e pazienti è di primaria importanza. Durante un’emergenza sanitaria è decisiva, perché consente di mantenere ‘accessibile’ la struttura e garantire prestazioni anche a persone provenienti dall’esterno. Non tutto riguarda il Covid. Nel reparto di radiologia dell’Ospedale Maggiore di Crema le Tac si trovano in posizione diametralmente opposta l’una dall’altra. Come spiega il primario Gianpaolo Benelli “in questo modo possiamo gestire senza che s’incontrino i pazienti provenienti dal Pronto soccorso o dall’esterno. Anche in caso si trattasse di persone positive al Covid, alle quali è riservata una Tac”.

 

Crema e Rivolta d’Adda

In sostanza, grazie alla “certezza che non vi sia commistione nel percorso diagnostico”, l’ospedale di Crema e di Rivolta d’Adda hanno garantito l’accesso anche agli esterni e continuato ad effettuare ecografie, mammografie, risonanze magnetiche. Un aspetto di fondamentale importanza. Consente a tutti, “anche al paziente sintomatico con patologie cardiache o cerebrali” di non aver timore a rivolgersi tempestivamente alla struttura sanitaria e di sottoporsi ad accertamenti fondamentali per il prosieguo della terapia. Esami che talvolta si rivelano salvavita”. L’attività è facilitata dalle recenti donazioni provenienti dalla società civile. Come sottolinea il coordinatore tecnico di radiologia, Gianpiero Pizzamiglio, il reparto è dotato di strumenti che consentono di eseguire esami a letto – in pronto soccorso o in reparto – senza spostare il paziente.

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