26-01-2024 ore 19:35 | Rubriche - Fatto di ambiente
di Alvaro Dellera

Un fatto d'ambiente: la saturnia pavonia è una falena o una farfalla? Ecco come riconoscerla

Si fa presto a dire farfalla. In realtà l’ordine dei lepidotteri è costituito al novanta per cento da falene. Solo in Italia il rapporto tra falene e farfalle è all’incirca di 20 a 1, questo significa che su un numero imprecisato di oltre 5000 lepidotteri (Catalogo dei lepidotteri d’Italia, A.Bisi, M.Lupi aggiornato al 2022) solo circa 280 sono farfalle. Le farfalle non possono passare inosservate: belle, eleganti e delicate, fondamentali per la salute dei nostri ecosistemi, per l’impollinazione e per la connettività tra i diversi ambienti. E le falene? Oltre ad essere in numero superiore pure esse hanno la medesima importanza ecologica svolgendo le stesse funzioni. 

 

Conoscere le falene

Nell’immaginario collettivo le farfalle sono diurne, mentre le falene notturne; questo non è del tutto corretto poiché molte falene sono diurne. Inoltre le falene vengono spesso associate a eventi nefasti a volte solo per il nome comunemente in uso come nel caso della acherontia atropos detta sfinge testa di morto, oppure a causa di leggende e antiche quanto errate convinzioni, o solo perché meno conosciute. Spesso si pensa alle falene, come ad un insetto un poco peloso che appare nella notte quando all’improvviso entra nelle case attratto dalla luce artificiale. In realtà le falene sono insetti utilissimi poiché permettono l’impollinazione notturna di moltissime specie di piante. Per questo è importante fare la loro conoscenza per meglio capire e conservare la specie.

 

La saturnia pavonia

Una tra le più interessanti oltre che splendida nei suoi disegni e colori è la saturnia pavonia o pavonia minore. Una falena diurna di discrete dimensioni con spiccata variabilità e dimorfismo sessuale. La femmina presenta le ali con evidenti disegni scritti dentro un diffuso color grigio cenere ambo i lati e un’ apertura alare prossima agli 80 millimetri, il maschio è decisamente più colorato con ali marcate tendenti al bruno ocra, ma la cui apertura alare non raggiunge i 60 mm. Popola gran parte della nostra penisola e vola da marzo a maggio. 

 

Dove vivono

Numerose sono le piante e gli arbusti che ospitano i bruchi della saturnia pavonia pertanto non è difficile anche alle nostre latitudini scoprire di avere, persino nel giardino di casa, uno o più di questi splendidi esemplari posati sui rami di rosa , prunus spinosa, biancospino, potentilla, betulla o erica. Riconoscere una falena da una farfalla diurna è relativamente semplice in quanto le falene a riposo, a differenza delle farfalle, posano le ali parallele al terreno o su altro supporto. Ma la caratteristica più nota sta nelle antenne. Le farfalle hanno antenne lunghe e sottili e terminano con un rigonfiamento simile ad una clava (clavate) mentre le falene diurne hanno antenne brevi a forma di pettine ( bipettinate) molto evidenti nel maschio per poter sentire anche a grandi distanze i feromoni prodotti dalla femmina che dopo l’accoppiamento deporrà su dei rametti qua e la le sue uova. Gli adulti di pavonia non avendo un apparato boccale idoneo a nutrirsi avranno una vita molto breve, solo il tempo necessario per svolgere uno dei più importanti compiti che la natura ha loro riservato: impollinare per aumentare la fertilità e il mantenimento della diversità biologica. 

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