Editto di Costantino, tra memoria e futuro. Apre a Milano la mostra sulla pace religiosa garantita a tutti, esempio di tolleranza sempre attuale
Domenica 28 ottobre 2012 ricorre il 1700° anniversario della vittoria di Costantino, ancora catucumeno, su Massenzio al ponte Milvio di Roma dopo aver visto nella notte precedente il segno luminoso della croce con le parole In hoc signo vinces, con questo segno tu vincerai. Questa vittoria lo porterà a ricevere il battesimo, con la presenza di sua madre Elena e ad entrare definitivamente nella Chiesa.
L'editto di Milano
Arrivato a Milano con il titolo di 'augusto', si è incontrato con Licinio, pure 'augusto' dell'Europa occidentale, suo cognato, in quanto sposo della sorella Costanza e dopo feconde discussioni, nel febbraio del 313, insieme scrivono una lettera ai governatori delle varie province loro dipendenti. E' stato un atto legislativo, anche se gli storici successivi l'hanno comunemente definito Editto di Milano.
"Enti pubblici capaci di possedere"
Conosciamo il testo dagli storici Eusebio e Lattanzio, che così lo presentano: "il documento non è una professione di fede nè crea ai cristiani una situazione di privilegio; ma ad essi concede come ai seguaci di qualsiasi altra religione, il diritto di professare liberamente il culto in luoghi adeguati. L'impero non ritiene più necessario un atto di adorazione alle divinità pagane come era esigito dagli imperatori precedenti; terminava così la politica delle persecuzioni, a favore della conquista della libertà del pensiero religioso e di culto. Nella lettera risulta chiaro il principio che seguire la religione cristiana non è più delitto verso l'impero; da qua deriva, come legittima conseguenza, la restituzione dei beni confiscati ai cristiani. Questa restituzione è fatta alle comunità (conventiculis) così che da quel momento, le comunità cristiane sono riconosciute come enti pubblici capaci di possedere".
Costantino 313 d.C.
Per ricordare questo avvenimento di libertà di culto a tutte le religioni e la tolleranza come rispetto di tutti, oggi si apre a palazzo reale di Milano una grande mostra comprendente più di 200 pezzi, anche dell'epoca. L'esposizione, intitolata Costantino 313 d.C. è progettata e ideata dal Museo Diocesano di Milano e curata da Gemma Sena Chiesa e Paolo Biscottini. Sarà aperta al pubblico fino al 17 marzo 2013.
Orari
L'evento è posto sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica e della Segreteria di Stato del Vaticano, con il Patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il Patronato della Regione Lombardia e il Patrocinio della Provincia di Milano. La mostra è realizzata con il sostegno della Fondazione Bracco. Orari: lunedì 14.30 - 19.30. Martedì, mercoledì, venerdì, domenica 9.30 - 19.30. Giovedì, sabato 9.30 - 22.30.
Tra memoria e futuro
Un tale avvenimento storico non è soltanto un ricordo del passato anche se importante per tutto un cammino svolto tra Chiesa e Stato, ma è un impegno per l'oggi e per il futuro, di un profondo rispetto verso tutte le religioni e i loro seguaci, che vanno onorati ed aiutati a vivere con libertà il loro credo religioso e morale anche con l'attenzione a dovuti luoghi di culto.