24-06-2017 ore 20:38 | Rubriche - Fatto di ambiente
di Alvaro Dellera

Un fatto d’ambiente. Per la prima volta nel cremasco l'elegante mignattino piombato

Osservato per la prima volta nel cremasco il mignattino piombato Chlidonias hybrida. Specie migratrice che nel volo assomiglia alla più conosciuta sterna, differenziandosi da essa per dimensione e piumaggio. Ha un’apertura alare di poco superiore ai sessanta centimetri. In Italia sono rimaste poche centinai di coppie, quasi tutte concentrate nelle zone paludose del basso Ferrarese dove nidificano.

 

Le specie

Di mignattini si conoscono tre specie: il mignattino comune, il mignattino ali bianche e appunto il mignattino piombato decisamente più colorato ed elegante rispetto ai suoi consimili. Dalla livrea grigio argentata, vertice del capo nero contornato da guance bianche e becco rosso bruno. Questa mattina sorvolava incessantemente come suo solito gli specchi d’acqua alla ricerca di insetti. Molto probabilmente arrivato fin qui seguendo i folti stormi di gabbiani reali.

 

Migrazioni temporanee

Si sono contati  fino a trecento individui fra adulti e giovani del primo e secondo anno, che in questo periodo popolano i prati appena irrigati della pianura cremasca. La siccità dei grandi fiumi come il Po e il Ticino e la conseguente scarsità di cibo possono essere le motivazioni che spingono i gabbiani reali e comuni a migrazioni temporanee di massa. A questi gruppi si possono aggiungere specie dissimili, come il mignattino piombato, che sfruttano le loro stesse caratteristiche alimentari in un nomadismo per la sopravvivenza, trovando sui prati stabili del cremasco, in questo periodo simili ad acquitrini, nutrimento.

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