24-05-2024 ore 19:42 | Rubriche - Medicina e salute
di Angelo Piccolo

Asst Crema. Cultura della salute e cura della relazione per la 'Giornata nazionale del sollievo'

Sabato 25 maggio, l’Asst di Crema organizzerà un convegno ed un concerto per celebrare la Giornata nazionale del sollievo, che ricorre domenica 26 maggio. L’azienda socio sanitaria ha aderito alla proposta fatta dalla conferenza delle regioni e delle province autonome che, grazie alla proattività delle cure palliative e dell’oncologia, propone una serie di iniziative rivolte alla cittadinanza e agli operatori sanitari e sociosanitari. “La nostra intenzione è quella di far comprendere come, anche in mancanza di una guarigione, è sempre possibile e necessario prendersi cura delle persone, accogliendo dubbi, paure, fragilità e tenendo in considerazione le peculiarità di ciascuno”, ha dichiarato il direttore dell’unità operativa di assistenza domiciliare integrata e cure palliative domiciliari, Sergio Defendi.

 

Promuovere la cultura della salute

Il primo appuntamento di sabato 25 maggio sarà dalle ore 8.30 in sala Polenghi, con il convegno “La malattia oncologica nei migranti, superare le disuguaglianze per una cura efficace”. Il fine è quello di promuovere la cultura della salute, sviluppando competenze per la presa in carico delle persone migranti, che tengano conto della provenienza, del vissuto, della situazione sociale economica e culturale, fornendo strumenti per riconoscere ed armonizzare le differenze socioculturali. Dopo i saluti istituzionali a cura del direttore socio sanitario dell’Asst Carolina Maffezzoni e dell’assessore al welfare Anastasie Musumary, l’oncologa Maria Cristina Pasquini descriverà la realtà cremasca. A seguire Cristina Vargas e Alessandra Grossi, analizzeranno da prospettive diverse il tema della malattia nel migrante. Alla docente universitaria Lorena Forni invece il compito di illustrare i diritti ed i doveri nella relazione di cura. Nella prima sessione gli ospiti saranno moderati dal direttore della Caritas di Crema, Claudio Dagheti e dal direttore dell’unità operativa di oncologia Gianluca Tomasello

 

La cura della relazione

Nella seconda sessione, moderata da Enrico Fantoni, direttore dell’ufficio Migrantes della diocesi di Crema e da Mara Canciani, assistente sociale dell’Asst, particolare attenzione verrà riservata alla cura della relazione. Il docente universitario David Benassi tratterà i temi di disuguaglianza, povertà e salute e proverà a rispondere all’interrogativo: perché le condizioni sociali sono così importanti per la salute individuale? A seguire la mediatrice culturale Lamia Kassida Khairallah racconterà l’esperienza di mediazione nel processo di cura. Dopo pranzo, il medico di base Alessandra Della Frera racconterà la propria esperienza nell’assistenza al paziente migrante. Con lei anche il direttore di oncologia Gianluca Tomasello ed il direttore delle cure palliative domiciliari Sergio Defendi. A quest’ultimo anche il compito di raccontare l’esperienza del paziente in terapia palliativa domiciliare. Le oncologhe Mariangela Manzoni, Federica Cattina e l’infermiera Silvia Colosio presenteranno le esperienze del paziente in terapia attiva. Alla base, in ogni fase del processo di cura, vi è il compito di stare accanto. “Il sollievo viene offerto non solo alla persona malata, ma anche alla sua famiglia, ai suoi cari e non può prescindere dal considerare il contesto di appartenenza di ciascuno” ha commentato Defendi. “Sollievo è ascolto, vicinanza, stare accanto, abbattere distanze: è ciò che ci rende umani, simili nel rispetto delle differenze”. 

 

Il concerto sinfonico

“È un soffio di vento che batte sul volto o una nota musicale che riscalda l’anima”, questo il pensiero sotteso al concerto in programma sabato 25 maggio alle ore 17.30, nell’atrio del monoblocco dell’ospedale Maggiore. L’ingresso sarà libero e gratuito. Si esibiranno i musicisti Emanuele Cristiani (flauto) e Gabriele Duranti (pianoforte). In programma, tra gli altri, musiche di Bach, Donizetti, Morricone. Alcuni brani verranno eseguiti anche in chiesa e raggiungeranno le stanze di degenza grazie alla filodiffusione. “Un momento per pensare, senza rinunciare alla leggerezza che una melodia può donare”. Domenica 26 maggio verrà invece avviata una campagna sui social network dedicata. 

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