22-03-2024 ore 19:37 | Rubriche - Costume e società
di Denise Nosotti

Cittadinanza attiva: viaggio nella tutela dei beni culturali. Sanzò coinvolge gli studenti cremaschi

Prosegue il percorso alla legalità nel Cremasco. Giovedì 21, in tutta Italia sono state commemorate le vittime della mafia, mentre venerdì 22 marzo il lions club Crema Host, in collaborazione con l’istituto Galilei, ha organizzato un incontro al multisala Portanova col comandante dei carabinieri del nucleo operativo tutela patrimonio culturale della Lombardia Claudio Sanzò. All’evento hanno partecipato diversi studenti della secondaria di primo e di secondo grado. La dirigente scolastica del Galilei, Paola Orini, ha introdotto la mattinata ringraziando quanti si sono adoperati per organizzare l’iniziativa: dal vice preside Davide Pagliarini, a Luca Silva che si è occupato del service, l’oratorio di Pianengo che ha prestato i microfoni, il docente Carlo Lanzi, Magda Franzoni promotrice dell’incontro e i soci Lions. L’assessore all’ambiente Franco Bordo ha portato i saluti dell’amministrazione comunale, spiegando che “la tutela del patrimonio è un elemento imprenscindibile della cittadinanza attiva”.

 

La nascita del nucleo operativo

Don Andrea Rusconi, da qualche mese delegato diocesano ai beni culturali, ha raccontato del contatto col nucleo Tpc "perché a Capergnanica, dove ero parroco, avevano trafugato un altorilievo, poi ritrovato il 16 agosto 2023”. Fausto Casarin coordinatore di area del distretto 108 Ib3 Lions ha tracciato il profilo del nucleo e di Sanzò prima di lasciargli la parola: “Dal 1969, anno di fondazione, il tutela patrimonio culturale si occupa di contrastare il traffico illecito di beni d’arte. Gli anni ’60 sono stati caratterizzati da una forte spinta economica in Italia, dopo l’ultima guerra mondiale. c’era anche molto crimine legato alle belle arti. Si decise così di creare una squadra ad hoc".

 

Collaborazione col Ministero della cultura

Interagendo con la platea di studenti, Claudio Sanzò ha illustrato l’attività che guida come comandante del nucleo lombardo. La sede è a Monza, nella villa reale, dal 1996. Il nucleo è nato un anno prima della fondazione dell’Unesco, nel 1970: "Collaboriamo direttamente col Ministero della cultura e siamo polizia giudiziaria a tutti gli effetti. Dai tre carabinieri iniziali, che si occupavano di beni culturali, si è passati a 16 nuclei su tutto il territorio nazionale, a 300 uomini coordinati da due gruppi. A Roma ha sede il reparto operativo si occupa anche di cyber investigation. I compiti principali sono legati ad attività preventive e repressive, consulenze, divulgazione e cooperazione internazionale”. Una mattinata di grande interesse per gli studenti, che hanno avuto modo di confrontarsi con gli esperti della tutela dei beni culturali italiani.

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