Gli utenti della comunità riabilitativa ad alta assistenza e del centro diurno di Asst Crema hanno accolto a pranzo la direzione strategica dell’Azienda socio sanitaria territoriale di Crema per il tradizionale scambio di auguri natalizi. “Abbiamo fortemente voluto questo momento, tutti noi lo aspettavamo con gioia. Volevamo augurare buone feste a tutti voi, condividere, stare insieme, ma anche raccontarvi, facendovelo toccare con mano, chi siamo e cosa facciamo quotidianamente” ha spiegato la coordinatrice Emanuela Schiavini.
Accogliamo le fragilità
Al terzo piano della palazzina di area medica, temporanea sede della Cra e del Centro diurno, ogni giorno si plasma benessere, a partire dalle fragilità di ciascuno. “Qui – ha continuato Schiavini – accogliamo le fragilità. E da quelle ripartiamo per ri-cucire un progetto di vita. Al centro c’è ciascuna persona, con le proprie passioni, le proprie abilità ed i propri limiti”. E così, per il breve scambio di auguri, c’è chi, con i compagni del centro diurno, ha cucinato, chi ha addobbato la tavola, chi ha suonato e chi ha cantato. Già, perché sulle note di Hallelujah e Astro del ciel, le emozioni si sono fatte largo. “La condivisione di questi attimi è ricchezza. Fa comprendere come la nostra realtà sia parte di tutto ciò che ci circonda. Che inclusione non è solo una parola, ma sono mani strette, sguardi che si incontrano, emozioni condivise”.
Reinserimento
La comunità riabilitativa ad alta assistenza, composta da 8 posti letto, accoglie persone con disagio psichico, proponendo loro, oltre alle necessarie attività cliniche, anche attività integrative a scopo riabilitativo. Tra queste l’arteterapia, il laboratorio di cucina, la riabilitazione cognitiva ed attività esterne. “Il nostro obiettivo è quello di facilitare nel più breve tempo possibile il reinserimento dei nostri utenti nel proprio contesto di appartenenza, accompagnandoli lungo il percorso scolastico o lavorativo”. L’equipe su cui la Cra può contare è integrata. Si compone di medico psichiatra, coordinatrice infermieristica, psicologa, operatori sociosanitari, infermieri, educatori e tecnici della riabilitazione psichiatrica. Tutti in gioco per facilitare una presa in carico globale delle persone. “È stato un momento prezioso” ha concluso il direttore generale Cominelli.
Liberi dal pregiudizio
“Non solo perché a Natale lo stare insieme assume un valore più alto, ma anche perché ha confermato come quello dell’inclusione sia un impegno che riguarda ciascuno di noi e che possiamo condurre nella nostra quotidianità. Nostro dovere esserci, fare la nostra parte per un oggi ed un domani che sappiano guardare alla diversità con occhi liberi. Buon Natale agli utenti della Cra e ai loro familiari, all’equipe e a tutti coloro che ogni giorno vivono liberi da ogni pregiudizio”.