21-08-2023 ore 13:30 | Rubriche - Costume e società
di Claudia Cerioli

L’alpinista cremasco Ruffoni in vetta al Cervino l’ultima delle montagne italiane da espugnare

Cervino, 4478 m sul livello del mare, Filippo Maria Ruffoni, imprenditore di Montodine, anni 36, ha raggiunto la vetta venerdì 18 agosto alle ore 9.55 del mattino. Dopo cinque ore di scalata con partenza dal rifugio Hörnlihütte a Zermat in Svizzera a 3260 m, alle ore 4.50 del mattino, il messaggio del satellitare avvisa il raggiungimento della Cima. L’itinerario di scalata ha previsto l’arrivo al rifugio nella giornata di giovedì 17 agosto per permettere acclimatamento e la ripartenza all’alba. La traversata in giornata dalla cresta Hornli, Zermat, Svizzera alla Cresta del Leone, Cervinia in Italia ha permesso a Filippo di attraversare effettivamente il Cervino in un totale di 12 ore di scalata: cinque dedicate alla salita e sette  per la discesa dal versante Italiano.

 

Tra difficoltà e soddisfazione

Si tratta di una escursione di notevole lunghezza e difficoltà date le innumerevoli possibilità di errore insite nel percorso, unite alla quota e a un ambiente particolarmente severo. Paesaggi di arrampicata fino al IV grado. Partenza dal Rifugio Hörnlihütte Matterhorn 3260m, Capanna Bivacco Solvay o Solvayhütte a 4003m; Capanna Jean-Antoine Carrel 3830m, Rifugio duca degli Abruzzi l'Oriondé 2802m. Il monte Cervino è, nella storia dell’alpinismo, uno dei simboli per la sua asperità, considerato la Montagna Perfetta. Si tratta della terza di tutto l’arco alpino per altitudine, nelle Alpi Occidentali tra Italia e Svizzera, nella sezione delle Alpi Pennine. La sua forma inconfondibile e le oggettive difficoltà, che interessano tutti i suoi versanti, hanno reso questa montagna una vera e propria icona dell’alpinismo moderno.

 

La preparazione

Filippo è riuscito nella sua impresa grazie anche ad una intensa preparazione fisica affidata al suo maestro Edmond Joyeusaz, guida alpina di Courmayeur, nonché suo compagno di scalata in questa avventura. Un doveroso grazie dunque ad Edmond per tutto. Un ringraziamento all’amico Mauro Sbunskovic, supporter di Filippo in tutto il percorso e un grazie a tutti coloro che hanno sostenuto Filippo Ruffoni e sostengono l’appassionato scalatore nelle sue imprese. Un grazie al gruppo escursionistico, “lupi delle vette”, di cui è responsabile. Ora in preparazione per la stagione invernale, con il Cervino Filippo conclude così le grandi montagne del nostro caro e fragile arco alpino.

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