Essequadro sono Stefano Comotti e Stefano Urbano ovvero Stefano per due o Stefano al quadrato. Amici di lunghissima data e partner affiatati dal punto di vista professionale festeggiano vent'anni di ininterrotta attività. E' un sodalizio che poggia saldamente sulle loro qualità umane e lavorative, intrecciate in modo indissolubile e proprio per questo alla base del loro successo. Li incontriamo nella loro sede al terzo piano in via Cavour, in pieno centro città: dalle finestre si gode la vista dei tetti di Crema, allietati da un tiepido sole invernale e dai rintocchi delle campane.
Stefano Comotti
“Ho una formazione prettamente tecnica, perché ho frequentato l'ITIS e poi disegno industriale al Politecnico di Milano, sostenendo tutti gli esami, ma senza mai dare la tesi, cruccio mio e dei miei genitori.” Stefano si racconta liberamente, come si fa tra amici con la genuina umiltà che è propria di chi lavora sodo e non perde mai il desiderio di apprendere, sperimentare e oltrepassare i propri limiti. “La passione per il video e la grafica c'è sempre stata, coltivata anche negli anni dell'università, finché mi sono incrociato con Stefano Urbano, che conoscevo da una vita a livello di amicizia e abbiamo deciso di provare a lavorare insieme. Parliamo di più di vent'anni fa: il video non era ancora così sviluppato, ma da lì è iniziata la nostra avventura”.
Stefano Urbano
“Dopo il liceo scientifico mi sono iscritto alla facoltà di ingegneria informatica e lì mi sono reso conto di non voler fare l'ingegnere. Allora ho frequentato per sei mesi un corso di modellazione e animazione 3D e in questo ambito è stato il mio primo lavoro a Milano, dove ho avuto modo di approfondire anche lo sviluppo web”. Stefano sta comodamente seduto sulla sua sedia di pelle nera e trasmette serenità. “Dopo 5 anni sono scappato, perché la metropoli non era la mia dimensione e non ero felice - continua il suo racconto con toni più intimi - Tornato a Crema, ho ritrovato il mio amico Stefano e da questo incontro è iniziato il nostro progetto lavorativo”.
L'Officina Grafica
I due amici-soci non hanno dubbi su quale sia la loro identità professionale: “Sia Stefano che io siamo molto umili e chiamare la nostra attività agenzia grafica ci sembrava pretenzioso – mentre Stefano Urbano racconta, lui e l'altro Stefano ridono – Officina Grafica era un nome più originale, in giro non c'erano ditte che si chiamavano così. E poi noi siamo solo in due e siamo lavoratori eclettici”. La coppia ha titolo per definirsi così: i due “artigiani” fanno davvero di tutto dal web e dalla grafica alla programmazione, dall'attività creativa alla gestione amministrativa e anche le riprese, il montaggio e la post produzione. La parola “officina” richiama in modo forte l'idea del fare, di metterci la testa e le mani, dell'essere parte attiva e anima di ogni progetto.
Il legame con la città
Comotti, cremasco doc, dice di non essersi mai spostato dalla città d'origine, che definisce “paese", perché ha una dimensione più umana, poetica: “Dopo 18 anni in via Kennedy, abbiamo trasferito l'ufficio a poche centinaia di metri in uno spazio che ci ha conquistati e che abbiamo fatto nostro”. Il luminoso ed accogliente open space parla di loro, delle loro molteplici attività e passioni: numerosi schermi di computer sulle scrivanie, prototipi, droni, importanti progetti per clienti italiani ed esteri, che spaziano dal web alla grafica, con richieste anche di cataloghi e brochure in cartaceo, ai video aziendali, realizzati sia in studio che presso i committenti, fino ad arrivare dal 2016 all'attività con i droni e le riprese aeree, dopo aver seguito un iter lungo e complesso per la formazione e gli aggiornamenti.
Face to face
I due soci hanno un rapporto schietto, di grande fiducia: Stefano Comotti dice di essere puntiglioso e preciso e rivela che quando si concentra su un progetto diventa un po' ansioso, per la volontà che tutto sia perfetto. Stefano Urbano è pragmatico, deciso, il più tecnologico dei due, ma confida di essere disordinato. Il primo ha un approccio dinamico, un tono di voce squillante, ma confessa di imbarazzarsi facilmente, mentre il secondo è più pacato, sottilmente ironico con un timbro di voce più basso e profondo. Per i loro tratti caratteriali così diversi, come lo sono anche le rispettive modalità di lavoro, i due si completano a vicenda.
Vent'anni di attività
“Non si è mai finito di imparare e di voler far meglio - aggiunge Stefano Comotti, mentre il collega lo guarda annuendo con gli occhi – Questa duratura intesa d'amicizia e di lavoro ventennale è più lunga di molti matrimoni. Vogliamo ringraziare i nostri clienti; con molti di loro si è creato un rapporto di fiducia e di stima reciproca”. Tra i clienti, che a loro volta ringraziano Esse Quadro per il lavoro impeccabile, c'è anche Cremaonline: il sito del quotidiano è stato opera delle due menti cremasche, che l'hanno realizzato da zero con creativa professionalità, perché ci insegnano che “la tecnica è anche arte”.