20-11-2022 ore 20:33 | Rubriche - Costume e società
di Gloria Giavaldi

'Il diritto di avere una famiglia', Italia Adozioni racconta all'Arci l'attività decennale

“I bambini adottati hanno diritto ad avere una famiglia”. Nella giornata mondiale dedicata ai Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, che si celebra oggi, domenica 20 novembre, le parole della psicologa Giuseppina Facchi assumono un significato ulteriore. “Ho dedicato parte della mia carriera all'incontro con le storie, le difficoltà e le peculiarità di giovani adottati. Con la collega Emanuela Cavalleri ci siamo spesso interrogate sulle caratteristiche della relazione tra genitore adottivo e figlio adottivo”. Non cambia il valore del rapporto, cambia “la dimensione dell'attesa, l'incontro è frutto di un confronto tra identità già consolidate. Il giovane adottato ha una storia a sé, una storia precedente, che lo rende ciò che è. Deve riconoscersi in una nuova dimensione”. E anche il genitore deve scoprirsi o riscoprirsi. “Si tratta di un riconoscimento reciproco”. Necessario per dare attuazione ad un diritto fondamentale.

 

Cultura dell'adozione

In una sala dell'Arci di san Bernardino, un incontro tra “amici e colleghi” è diventato occasione per trattare un tema tanto delicato “condiviso nel corso degli anni di lavoro presso l'unità operativa di neuropsichiatria infantile di Asst Crema e consolidato dal 2017 con Italia adozioni, associazione di promozione sociale attiva sul web e in tutta Italia per la promozione della cultura dell'adozione e dell'affido”. Una parola dopo l'altra, una storia dopo l'altra. Voci di figli adottivi, genitori adottivi, genitori biologici, operatori sociali. Un impegno, quello dell'ente, che dura da 10 anni raccolti in libri, rappresentazioni teatrali, testimonianze. Come spiega la presidente nazionale Ivana Lazzarini: “nel tempo abbiamo deciso di ampliare la platea dei partecipanti e dei destinatari del nostro messaggio, non più solo addetti ai lavori, pediatri e psicologi che a vario titolo incrociavano la strada di persone adottate o genitori adottivi, ma anche giovani attivi nel sociale, scout e studenti.

 

Il convegno

Saranno loro, insieme ad alcuni esperti, i protagonisti del convegno I giovani e la speranza nel futuro Dal malessere alle esperienze positive, organizzato dall'associazione in università Cattolica a seguito di un questionario distribuito nelle scuole superiori per incoraggiare i giovani a reagire alle difficoltà. Appuntamento sabato 26 novembre dalle ore 9.30 in aula Barelli nella sede milanese dell'università. Tra gli interventi in programma uno parla anche cremasco: verrà raccontata attraverso la voce dei giovani studenti del Tito Livio di Milano il progetto Sbulli, la diversità come antidoto al bullismo, che li ha visti protagonisti con i ragazzi con disabilità dell'associazione MagicaMusica di Castelleone tra interviste e coreografie raccolte, come noto, in uno spettacolo proposto al Ponchielli di Cremona e al Regio di Parma. “L'obiettivo di questa iniziativa – ha chiarito Lazzarini – è focalizzare l'attenzione sulle esperienze positive”. O, forse, più semplicemente sulle buone notizie. Perché dalle storie può nascere sempre qualcosa di bello.