20-11-2012 ore 20:53 | Rubriche - Storia delle religioni
di don Emilio Lingiardi

Si ripete da anni il pellegrinaggio atteso dell’immagine di Gesù bambino di Betlemme nelle case della parrocchia della Cattedrale

Da qualche giorno si sta ripetendo nella parrocchia della Cattedrale di Crema l’iniziativa del pellegrinaggio di Gesù bambino nelle case dei ragazzi della prima comunione e della cresima, oltre che nella casa degli anziani. Questa effige è stata mandata dal parroco di Betlemme dopo averla opportunatamente benedetta nella Grotta della Natività.

Protetta dall’Unesco
E’ un modello esclusivo della Terra Santa, di 30 centimetri, protetta dall’Unesco che nel 1948, con la nascita dello stato di Israele e del regno di Giordania (che allora comprendeva anche Betlemme) si è voluto garantire un modello di Gesù bambino che già dal tempo delle Crociate la Spagna inviava a Betlemme. Ogni anno, l’ultima domenica di novembre, il console spagnolo da Gerusalemme si reca in processione a Betlemme dove dona al padre guardiano del convento francescano il Gesù bambino che sarà poi deposto nella grotta della Natività la notte di Natale dal patriarca.

Un dono della comunità francescana
Con questo dona anche altre immagini di misure diverse che i padri francescani inviano ad amici e benefattori perché abbiano un ricordo significativo della nascita di Gesù. Queste due immagini, al termine del loro pellegrinaggio, saranno donate alla casa di riposo sorta da un anno a Capralba e alla casa famiglia, appena aperta, in via Ponte Furio.

L’emozione degli anziani e dei bambini
Commovente è sempre l’accoglienza da parte degli anziani della statua di Gesù bambino al quale confidano lacrime e sofferenze chiedendo conforto e consolazione. Gioioso e atteso è l’incontro con i bambini e i ragazzi che pregano con le loro famiglie il dono dell’unità, della pace per ogni casa e in questo momento per la terra santa minacciata dall’estensione del conflitto in atto.
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