20-10-2021 ore 12:38 | Rubriche - Medicina e salute
di Denise Nosotti

Medicina territoriale, ospedali e case di comunità: il punto su Rivolta d'Adda e Vailate

La giunta regionale ha compiuto un primo passo per il potenziamento della medicina di territorio. Una delibera di giunta inizia a tracciare la realizzazione delle case e degli ospedali di comunità, voluti dal governo attraverso le risorse del Pnrr. Per quanto riguarda il territorio cremasco, l’ospedale santa Marta di Rivolta d’Adda sarà sede di una casa di comunità e di un ospedale di comunità. Una buona notizia che risponde a quanto stiamo chiedendo da tempo. Ora continuiamo a seguire l'evolversi della situazione con l'obiettivo di concretizzare le altre richieste avanzate dal territorio e che, nello specifico, riguardano l'immobile dell'ex tribunale di Crema per quanto riguarda una casa della comunità e l'individuazione di una terza casa di comunità presso un'altra struttura del territorio.

 

Il commento di Londoni

Sull’argomento è intervenuto il consigliere delegato alla sanità di Rivolta Claudio Londoni. “Nel confermare quanto scritto nella delibera regionale - aggiunge -  “in merito al futuro dell’ospedale santa Marta di Rivolta d’Adda, al momento è molto prematuro parlare di progettazione. È necessario comprendere prima, anche per l’Asst, come verrà trasformata la struttura”. Per quanto riguarda la Fondazione Caimi di Vailate, candidata ad ospitare case di comunità, il direttore generale Carlo Maria Regonesi precisa: “la delibera di giunta regionale dell’11 ottobre ha finanziato, per ora, solo le strutture di proprietà del servizio sanitario regionale. Il Caimi si era candidato per entrambe le modalità (come ospedale di comunità con due moduli da venti posto letto).Tuttavia non essendo di proprietà del SSR è necessario attendere le prossime disposizioni”.

 

Terza dose di vaccini

Nella struttura di Vailate, nel frattempo, giovedì 14 ottobre è giunta conferma da Ats per il via libera alla somministrazione della terza dose di vaccino anti Covid19 agli ospiti. “Abbiamo ritirato le dosi necessarie - ha precisato Regonesi - e già da giovedì si è proceduto con la somministrazione dei vaccini Pfizer agli utenti delle cure intermedie residenziali, In Rsa e agli ospiti del centro diurno integrato che abbiano ricevuto la seconda dose prima del 30 aprile. Per il personale, L’Ats darà indicazioni la prossima settimana”.

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