20-04-2025 ore 09:43 | Rubriche - Costume e società
di don Emilio Lingiardi

Pasqua 2025: le confessioni cristiane unite gridano la ''speranza'' per una pace autentica

In un periodo storico sconvolto da violenze religiose (lotta contro gli Ariani) e militari (popoli barbari ormai alle soglie della Lombardia) sant'Ambrogio così salutava i suoi milanesi: “Gallo canente, spes redit” (al canto del gallo, ritorna la speranza). Il gallo con il suo canto ha ricordato a Pietro il triplice rinnegamento del Maestro che con il perdono manifesta la sua misericordia e la sua compassione verso le miserie umane. Oggi si è rinnegata la dignità di ogni uomo con la guerra, l'aggressività e l'odio. Ma dalle piaghe gloriose di Cristo sgorga ancora generoso il perdono con il quale attira l'uomo a considerarsi fratello in umanità e non nemico ostile da uccidere o negare.

 

L'apostola degli apostoli

Anche una donna, Maria di Magdala, dopo aver incontrato il Maestro ritornato in vita, è esplosa con gioia gridando: “surrexit Dominus, spes mea” (è risorto il Signore, mia speranza). Oggi mentre tanti uomini trattano con violenza e prepotenza le donne (es. femminicidi), il Signore risorto affida ancora alle donne il messaggio della vittoria della vita sulla morte manifestata attraverso il dono dell'esistenza come suprema espressione d'amore vero e concreto. Al tempo di Gesù le donne non potevano testimoniare in nessun modo; ma Lui sceglie una donna, apostola degli apostoli, mandata al cenacolo a gridare il messaggio sorprendente di una nuova vita.

 

Il primo passo

Anche il metodo usato dal Signore risorto è un messaggio per questi giorni: Gesù muove i primi passi verso apostoli, donne e discepoli; Lui si fa incontro e comunica il dono della Pace che significa il suo essere vittorioso su tutte le forze del male. Oggi nei paesi di guerra tocca ai discepoli del Maestro muovere i primi passi, andare incontro a tutti, anche alle vittime dell'odio ed annunciare con libertà la Pace che gli uomini non sanno dare ma che nasce dal cuore di Gesù crocefisso. Chi crede nella Pace a Pasqua fa il primo passo, va incontro ai “nemici” e propone con forza la riconciliazione, base di pace autentica e stabile.