Condizioni ambientali, azioni antropiche, uso di sostanze chimiche in agricoltura, clima mutevole, sono alcuni degli interrogativi posti circa il declino numerico ed inesorabile delle nostre rondini – Hirundo rustica. La provincia di Cremona segna un meno 45% nell’ultimo anno censito. Nemmeno più i proverbi sono in grado di ricordarci della loro presenza. Troppo e tutto va di fretta, ma loro no.
Innato istinto
Gli uccelli migratori si affidano al proprio calendario e al loro innato istinto. Scopro che nemmeno i Santi rimangono al loro posto, in questo mondo che corre impazzito e che non ha più memoria, ci hanno tolto anche San Benedetto dal 21 di marzo, il primo giorno di primavera ed il proverbio che prevede la rondine stia sotto il tetto; sostituendolo con Santa Benedetta è decisamente irrispettoso declinare al femminile.
Anticipato il viaggio
In un clima surreale, dove per dirla facile non esistono più le mezze stagioni, come si può mantenere ancora in vita il proverbio: una rondine non fa primavera? Osservai alcune rondini volteggiare nei cieli cittadini il 28 febbraio scorso, non mi sembrava che fosse già primavera, ma forse sì, visto che la temperatura era di ben 10 gradi centigradi. Colpa del clima impazzito? Oppure le rondini hanno anticipato il viaggio? No, semplicemente non abbiamo l’abitudine a questo tipo di osservazione, ma da millenni loro, le rondini, arrivano sempre nello stesso periodo, indipendentemente dai Santi e dai proverbi, giorno più, giorno meno per ritrovare i loro nidi.
Trend da invertire
Gli stessi dell’anno prima e dell’anno prima ancora, se intelligentemente abbiamo avuto cura di non abbatterli. Chissà che da quest’anno anche senza proverbi e Santi a protezione, non si inverta il trend tendenziale della decrescita.