19-02-2025 ore 20:22 | Rubriche - Costume e società
di Andrea Galvani

Alzheimer, allestimento multi sensoriale per la Rsa Lucchi: una proposta d'avanguardia

“Istituzione profondamente radicata nella vita della città e del territorio cremasco, la Fondazione benefattori si occupa delle persone più fragili da decenni. Il suo impegno – ha spiegato il presidente del Rotary club Crema, Antonio Grassi – è riconosciuto da tutti”. Oggi si sta rinnovando: “Non è un cronicario, è un luogo di vita, in alcuni casi dell’ultima parte della vita”, ha aggiunto Gianni Risari, presidente di Fbc, illustrando uno degli obiettivi cui tiene maggiormente: “Deve essere un luogo di qualità, come una casa”. Patrimonio cittadino, presidio di riabilitazione e salute, non deve esser visto come un luogo chiuso, separato, a sé stante. Anzi: “è importante che anche i giovani – aggiunge Risari – ne conoscano la storia e l’attività. Devono averne cura: vivono in una società in cui sono in minoranza. La popolazione invecchia e anche loro devono affrontare questa situazione”, favorendo il progresso dei servizi dedicati alla salute e alla qualità della vita.

 

Alzheimer

Il direttore generale di Fbc, Annalisa Mazzoleni, è entrata nei dettagli dell’iniziativa in sinergia col Rotary: “insieme abbiamo progettato un allestimento multi sensoriale per la sala Alzheimer. Una stanza all’interno del nostro nucleo protetto, nella Rsa Lucchi. Accompagna la vita quotidiana di 20 pazienti, da noi residenti”. Si lavora "sul benessere, sul rilassamento, sull’amore, sulla memoria” delle persone. Per il Rotary, ha chiosato Grassi, “si tratta di una proposta interessante e all’avanguardia”. L’orientamento e la quiete delle persone vengono ricercati attraverso la percezione di vibrazioni, diffuse attraverso un impianto stereo. L’equilibrio, la postura e la percezione del proprio corpo, senza il supporto della vista, sono stimolati dall’utilizzo di strumentazione tattile: pouf imbottiti, fibre ottiche, led luminosi e tappeti morbidi.

 

Un piccolo paese

L’equipe multi professionale che da tempo lavora nel reparto è stata direttamente coinvolta nella progettazione di questo spazio, con un approccio non farmacologico. La formazione è continua e indirizzata all’utilizzo della nuova strumentazione, con percorsi personalizzati. “Ci consideriamo un piccolo paese – ha aggiunto Mazzoleni – ricordando che in Fbc lavorano 400 persone”. Il presidente Risari ha invitato i cremaschi a “conoscere l’attività della Fondazione, perché conoscendola non si può che sostenerla. E in questo modo si fa l’interesse di tutte le persone”. Perché il futuro si costruisce adesso, giorno per giorno. Con professionalità e dedizione.

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