19-01-2024 ore 16:09 | Rubriche - Cremona
di Claudia Cerioli

Sanità locale, vertice con Bertolaso. 'Cura delle fragilità e prevenzione gli obiettivi primari'

Il futuro della sanità del territorio dell’Ats Val Padana è stato al centro dell’incontro tra l’assessore regionale al welfare Guido Bertolaso, accompagnato dal direttore della direzione generale welfare Giovanni Pavesi e tutti gli stakeholder del mondo sanitario e sociosanitario sia pubblico che privato accreditato, istituzionale ed economico produttivo delle province di Cremona e Mantova; l’evento è stato organizzato per presentare le nuove direzioni strategiche di Ats, Asst Mantova, Cremona e Crema. All'incontro anche numerosi sindaci, rappresentati dal primo cittadino di Cremona Gianluca Galimberti, di Crema Fabio Bergamaschi e dal vice sindaco di Mantova, Giovanni Buvoli.

 

Riunione di lavoro

“Si è trattato di una riunione di lavoro operativa – ha spiegato Bertolaso - che a cadenza trimestrale intendo rinnovare per raccogliere costantemente spunti, criticità e bisogni che arrivano dal territorio. Questo significa avere attenzione verso i territori e ciò che essi esprimono, rispettandone le peculiarità". Poi ha presentato uno ad uno i nuovi direttori generali: "Dirigenti giovani e con alti profili di esperienza e competenze che guideranno per i prossimi tre anni la sanità territoriale. Nella scelta di questi direttori e di quelli di tutta la Lombardia abbiamo voluto dare un segnale forte e chiaro che abbiamo cambiato sistema e mentalità: si lavora tutti insieme perseguendo un obiettivo comune che è quello di offrire a tutti i cittadini una sanità di qualità”.

 

Territorio dalle grandi potenzialità

“Da un punto di vista sanitario e sociosanitario  – ha commentato Ida Ramponi - il nostro è un territorio ricco e dall’alto potenziale, dove l’offerta dei servizi è senz’altro ampia, grazie anche alla preziosa collaborazione tra pubblico e privato. L’analisi demografica ci indica che di fronte a noi ci sono molte sfide da affrontare, la prima su tutte, quella relativa alla fragilità. L’Ats avrà un ruolo centrale, di ente che dovrà facilitare la sinergia tra tutti gli attori avendo come finalità principale il benessere e la salute dei cittadini, partendo dall’ascolto dei bisogni e dal rafforzamento di una rete capace di realizzare progetti concreti ed efficaci”.

 

Nuove risorse e tempi d’attesa ridotti

“Il luogo che oggi ci ha ospitato è un luogo simbolo per Cremona: è qui che è stato creato un grande hub vaccinale contro il Covid che è stato un modello di sinergia e collaborazione vincente. Ed è a questo che voglio ispirarmi per il mio mandato", ha aggiunto Ezio Belleri: "Le sfide da affrontare sono molte: arruolamento di nuove risorse umane, riduzione delle liste di attesa, sviluppo del sistema informatico che possa integrare la componente ospedaliera con quella territoriale, le case di comunità, per arrivare all’avvio del cantiere del nuovo ospedale, mentre l’attuale struttura possa continuare a garantire al massimo l’assistenza alla popolazione. Tanti obiettivi che possono essere raggiunti solo con il coinvolgimento reale di tutti”.

 

Confronto e dialogo

“Il senso di comunità a Crema è molto forte e consente un dialogo costante e un confronto schietto". Il neo direttore di Asst Crema, Alessandro Cominelli, ha aggiunto: "Gli obiettivi che ci stiamo ponendo sono ambiziosi ma necessari per un cambio di passo e richiedono condivisione e collaborazione. Le finalità di un’Asst stanno nel nome: azienda socio sanitaria. Asst non è solo ospedale, ma tutti quei servizi che stanno nel territorio, devono essere vicini ai cittadini offrendo loro risposte concrete ai bisogni e per una migliore presa in carico. È in questo solco che si inserisce la mia missione nei prossimi tre anni, continuando le progettualità già in essere in collaborazione con enti no profit e comuni; realizzandone anche di nuovi con un una specifica attenzione al sostegno di persone con fragilità”.

 

Al centro la prevenzione

“Le nuove direzioni strategiche – ha concluso Giovanni Pavesi - avranno il compito di dare corpo al nuovo piano socio sanitario che avrà al centro la prevenzione, intesa non solo da un punto di vista sanitario ma anche e soprattutto culturale, puntando sulla promozione di sani e corretti stili di vita, sugli screening e sulle vaccinazioni. Sono state allocate importanti risorse al riguardo e che a livello territoriale interessano anche l’ospedale di Cremona, l’ammodernamento di quello di Mantova e le case di comunità".

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