Lunedì 18 novembre si celebra la giornata europea dedicata all’uso consapevole degli antibiotici, con l’obiettivo di promuovere l’uso prudente degli antibiotici e sensibilizzare la popolazione sulla minaccia rappresentata dall’antibiotico resistenza. Gli antibiotici sono farmaci utili, in alcuni casi indispensabili, ma occorre attenersi scrupolosamente alle indicazioni e prescrizioni mediche sia per l’uso sia per il dosaggio.
Ruolo cruciale
Come sottolinea la dottoressa Manuela Savoldelli, direttore dell’unità operativa di Farmacia presso l’azienda socio sanitaria territoriale di Crema, “gli antibiotici sono farmaci di grandissimo rilievo; hanno migliorato in modo sostanziale la possibilità di cura di moltissime malattie. Sono medicinali in grado di uccidere o impedire la proliferazione dei batteri in modo da curare le infezioni che colpiscono l’uomo, gli animali e talvolta anche le piante. Dato il loro ruolo cruciale, è importante sapere cosa sono e come utilizzarli correttamente, nonché i rischi che derivano da un loro uso non corretto”.
Uso improprio
“Nella maggior parte dei casi raffreddore e influenza sono causati da virus, ovvero da microrganismi contro i quali gli antibiotici non sono efficaci, ovvero la loro assunzione non porta a nessun miglioramento. Un antibiotico viene usato in modo improprio anche quando, ad esempio, si accorcia la durata del trattamento, si riduce la dose, non si osserva attentamente la posologia. Una minore quantità di farmaco sarà insufficiente a combattere efficacemente i batteri, che sopravviveranno e potranno così sviluppare resistenza”.
Resistenza agli antibiotici
“Si dice che un batterio è antibiotico-resistente quando gli antibiotici specifici atti a contrastarlo non riescono più ad ucciderlo o ad impedirne la proliferazione. Vi sono batteri naturalmente resistenti a determinati antibiotici e in questo caso si parla di ‘resistenza intrinseca’. Ma il problema più grave si ha quando batteri normalmente sensibili agli antibiotici diventano resistenti a seguito di modificazioni genetiche; in questo caso si parla di ‘resistenza acquisita’. Negli ultimi anni sono comparsi nuovi ceppi batterici “multiresistenti”, resistenti contemporaneamente a più antibiotici. Col tempo questi batteri possono diventare resistenti anche a tutti gli antibiotici in circolazione e solo un loro uso responsabile può contribuire ad arrestare il fenomeno.
Igiene e prevenzione
“Ognuno può fare la sua parte per far sì che gli antibiotici mantengano la loro efficacia. Innanzitutto occorre seguire scrupolosamente le indicazioni del medico sull’assunzione degli antibiotici usando solo i farmaci specificamente prescritti e non gli antibiotici rimasti da una terapia precedente oppure ottenuti senza ricetta. E poi applicando semplici regole quotidiane di igiene e prevenzione come lavarsi sempre le mani e prevenire le infezioni attraverso le vaccinazioni”.