17-10-2018 ore 11:54 | Rubriche - Medicina e salute
di Andrea Galvani

Crema. Deficit cognitivi, sono decisivi la presa in cura globale e la diagnosi precoce

La cura della persona con demenza. Questo il tema dell’importante convegno di stamattina presso la sala polifunzionale Camillo Lucchi di via Zurla. La malattia di Alzheimer e le demenze in generale rappresentano una delle principali sfide per i sistemi sanitari e sociali odierno. L'obiettivo dell’incontro cremasco, grazie all’intervento di specialisti del settore, è stato fornire contributi efficaci per la diagnosi precoce e la presa in carico globale delle patologie. In particolare il percorso diagnostico e la clinica delle demenze, con un focus sulla cronicità in Lombardia, sui servizi e la continuità della cura e sul ruolo svolto dalla Fondazione Benefattori Cremaschi Onlus.

 

L’approccio e l’uso dei termini

Per il sindaco Stefania Bonaldi è “molto importante, oltre alla cura, è l'approccio, sia con il paziente, sia con familiari”. La speranza, ha aggiunto è che “le parole "demenza" e "demente" spariscano, vengano tolte dai vocabolari, dalle impegnative dei medici, dalle scritte sui cartelli segnaletici o dai nuclei che curano queste malattie. Esistono parole diverse per descrivere questa condizione. Non per cancellare la realtà o illudere, ma perché le parole talvolta sono un marchio su persone e situazioni, che ruba coraggio, speranza, dignità”. L’evento è stato accreditato Ecm da Cr.Forma e realizzato insieme ad Aima Crema, Fondazione Benefattori Cremaschi col patrocinio del Comune, dell’Ospedale Maggiore e di Regione Lombardia.

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