15-02-2016 ore 13:38 | Rubriche - Musica
di Afterglow

Traffic, John Barleycorn must die

I Traffic, gruppo musicale inglese ha al proprio attivo tre singoli di grande successo. Il primo LP, Mr. Fantasy, esce nel dicembre 1967, segue Traffic nel 1968 e Last Exit nel 1969, l’ultimo album con la formazione classica a quattro: Steve Windwood, Jim Capaldi, Chris Wood, Dave Mason.

 

La prima uscita

John Barleycorn Must Die nasce originariamente come primo disco da solista di Steve Winvood (nell'immagine sotto), dopo la breve esperienza con il supergruppo Blind Faith, ma su consiglio di Chris Blackwell (dirigente della Island Records) si decide di coinvolgere anche Capaldi (percussionista) e Wood (sax elettrico e flauto). Anche se il quarto componente del gruppo, Mason, non partecipa all’incisione, l’album esce con il nome di Traffic e, di fatto, diventa la prima uscita della nuova formazione. Il pezzo introduttivo Glad, ha una durata di quasi sette minuti ed apre con un brioso e vivace pianoforte per poi dare spazio a tutti gli strumenti in una simil jam session in studio che per tutta la sua durata non ha mai un attimo di cedimento, dominata dal sax di Wood. Secondo pezzo è Freedom Rider che, con un doloroso e sofferto accompagnamento di piano e sax, introduce la grandiosa black voice di Winwood. Splendido è l’assolo di flauto e perfetta e armonica l’esplosione di chiusura strumentale. Terzo e ultimo pezzo del lato A è l’enfatica Empty Pages; qui Winwood dimostra la propria maestria con gli arrangiamenti di hammond e con una impareggiabile interpretazione vocale, estrema ed impossibile.

 

Folk, jazz e soul

Il lato B inizia con Stranger to Himself, un pezzo soul caratterizzato da uno strepitoso assolo della chitarra di Winwood capace di creare per un momento una tipica atmosfera jazz dell’America del sud. John Barleycorn è la title track, una folk-song tradizionale diffusa in Inghilterra e in Scozia, allegoria su JB, spirito e personificazione di birra e whisky, metafora usata anche nell'omonimo romanzo di Jack London contro l'alcolismo, scritto nel 1913. La caratteristica del brano è un semplice arrangiamento per chitarra acustica accompagnato da un flauto e sorretto da due voci: indimenticabile! L'ultimo pezzo è Every Mother's Son, un pezzo malinconico di soul-blues che di volta in volta modifica dolorosamente il livello emozionale dell’ascoltatore. Curiosità: la ballata John Barleycorn è il tema portante della colonna sonora del film Nirvana di Gabriele Salvatores. L’album conquista il disco d’oro e raggiunge il quinto posto in classifica. Formazione: Steve Winwood – voce, chitarra, tastiere; Jim Capaldi – batteria; Chris Wood – sax, flauto.

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