“La vaccinazione rappresenta per tutti una grossa opportunità non solo per contrastare l'infezione, ma anche l'insorgenza di altre varianti che potrebbero essere più pericolose di quelle attuali. Questo vale per tutti: adulti e bambini. I vaccini sono sicuri e raccomandati dalle società scientifiche pediatriche italiane ed internazionali: facciamo appello al senso civico dei genitori”. Per il primario di pediatria dell'ospedale Maggiore di Crema, Salvatore Savasta, “in questo contesto, un ruolo rilevante è giocato dai pediatri che devono dedicare tempo al confronto con i genitori, sciogliere i dubbi legati alla vaccinazione con una corretta informazione”. La campagna vaccinale per i bimbi dai 5 agli 11 anni ha preso il via in Lombardia lo scorso 16 dicembre. Ai piccoli viene inoculato un terzo della dose di vaccino Pfizer in due somministrazioni a tre settimane di distanza l'una dall'altra. All'hub vaccinale di Crema nella fascia 5-11 anni sono state somministrate 3380 prime dosi e 900 seconde dosi. Il dato è aggiornato a oggi, sabato 15 gennaio. Secondo l'ultimo report rilasciato dal governo aggiornato ad oggi, 15 gennaio, su una platea di 637.165 bambini in Lombardia sono state somministrate 158.603 prime dosi (pari al 24,89 per cento) e 37.930 seconde dosi (pari al 5,95 per cento).
La giusta strada
“E' necessario educare i bambini al rispetto delle regole, non serve intimorirli. Dobbiamo prendere tutti le giuste precauzioni e seguire la giusta strada: quella della vaccinazione” prosegue Savasta. “I sintomi legati alla somministrazione del vaccino anti Covid sono quelli tipici di una vaccinazione: febbricola, astenia, cefalea. Recenti studi hanno dimostrato che si manifestano con minore frequenza nei bambini rispetto a quanto avvenga negli adulti. Al contrario, non possiamo permetterci di sottostimare i pericoli legati al Covid. La variante Omicron è altamente contagiosa e non è del tutto innocua: in altri paesi del mondo ha provocato anche diversi decessi”. L'infezione da Covid può provocare “anche se rara”, una sindrome infiammatoria multisistemica (che si manifesta con febbre alta e coinvolgimento multiorgano) ed effetti indesiderati nel tempo (è la cosiddetta sindrome long Covid). “Negli ultimi mesi si è rilevato un notevole incremento di positivi anche tra bambini e ragazzi. A Crema in questo periodo ne valutiamo tra i 15 e i 20 a settimana (il ricovero , se necessario, avviene in strutture dedicate). In Italia si sono registrati casi di neonati positivi con meno di un mese di vita”.
Rischi e benefici
Savasta poi smonta i principali dubbi connessi alla vaccinazione nei più piccoli. Quanto alla miocardite: “è molto difficile stabilire una correlazione tra vaccino anti Covid e questa patologia. La miocardite è una complicanza di diverse infezioni virali, tra cui anche il Covid- 19”. Rispetto alle perplessità legate ai danni connessi al vaccino nel lungo periodo “non vi è alcun fondamento scientifico. Bisogna operare una valutazione in termini di rischi e benefici: oggi i rischi legati all'infezione sono dati da sintomi importanti”. Il vaccino è un modo per prevenirli. “Storicamente i vaccini hanno rappresentato un progresso per la nostra società: pensiamo a tutte le complicanze legate a patologie infettive che hanno provocato morte o invalidità e che, grazie ai vaccini, siamo riusciti a debellare. Oggi dobbiamo essere grati a chi ci fornisce l'opportunità di essere protetti da infezioni che possono essere fatali. E dobbiamo vaccinarci. Dobbiamo vaccinare i più piccoli che, inconsapevolmente, rappresentano un serbatoio importante di infezione per l'adulto. Dobbiamo vaccinarci e rispettare le regole”.
Atto di responsabilità
È necessario per tornare alla normalità. “Dobbiamo creare le premesse affinché la situazione migliori. Il problema non sono le scuole, quanto la mancanza di rispetto delle regole”. Allo stesso modo, “la paura del vaccino nei più piccoli è inculcata dagli adulti. Se i genitori sono convinti di procedere alla somministrazione, credo diventi un processo naturale. La responsabilità è solo sulle spalle di noi adulti. Ecco perché dico che gioca un ruolo rilevante la buona informazione veicolata dai pediatri ai genitori”. In prima linea con la sua equipe Savasta “ha sciolto dubbi anche a genitori di bimbi con malattie rare. In questi casi è opportuno valutare ogni singolo caso, ma dove possibile bisogna vaccinare”. E “grazie allo sforzo di medici e infermieri” la pediatria di Crema ha prestato assistenza in ogni circostanza “perché non c'è solo il Covid”, garantendo anche l'attività ambulatoriale. “Siamo in pochi, lo sforzo di tutti è prezioso: speriamo che ai concorsi che verranno presto banditi partecipino in molti”. In tema di innovazioni, un'ultima buona notizia: “il nuovo reparto di pediatria sarà pronto per fine febbraio. Entro tre mesi potremo accogliere i pazienti nella nuova struttura”.