15-01-2022 ore 17:28 | Rubriche - Medicina e salute
di Gloria Giavaldi

A Crema una linea vaccinale gestita dai Rotary del territorio: 'pronti ad aiutare'

Avvocati, medici, infermieri, imprenditori, professionisti a vario titolo. Tutti, insieme, camice e pettorina indosso “per servire la comunità”. Ha preso il via oggi l'attività di volontariato presso l'hub vaccinale di Crema da parte di tutti i Rotary club del gruppo Gerundo: Rotary Crema, Cremasco San Marco, Pandino Visconteo, Rivolta Gerundo, Soncino e Orzinuovi, Rotaract Terre cremasche. I club metteranno a disposizione personale medico ed amministrativo che condurrà autonomamente una linea vaccinale attiva nei fine settimana fino al prossimo mese di marzo. La convenzione con l'Asst di Crema era stata stipulata sul finire del 2021. “Abbiamo voluto dare un segnale” spiega Ugo Nichetti del Rotary Soncino. “Abbiamo voluto dimostrare concretamente che il Rotary è attivo, è parte di una comunità. Ed è pronto a servirla”.

 

Obiettivi comuni

Il motto tipico del Rotary International servire al di sopra di ogni interesse personale è ben esemplificato in ogni gesto dei club cremaschi. Ancora di più da questa mattina: presso l'ex tribunale c'è chi si occupa dell'accettazione, chi della valutazione medica, chi della burocrazia, chi concretamente della somministrazione del vaccino anti Covid. Sulla porta del primo box, un cartellone racconta il Rotary. “I nostri service sono molteplici” precisa il medico Filiberto Fayer. Appartiene al Rotary Crema: “la nostra azione sociale si spiega anche così”. L'attività intrapresa trova delle affinità con lo storico service del Rotary international che “mira, ormai da anni, all'eradicazione della polio”. Accanto a Fayer, Cristina Crotti (anche lei del Rotary Crema) assolve ad attività di carattere amministrativo. “In un momento storico come quello attuale, questo service risponde perfettamente allo slogan dell'anno rotariano Servire per cambiare vite. Crediamo sia importante essere qui oggi. Insieme”. Per cambiare la vita di oggi e soprattutto di domani.

 

Competenze e empatia

Emilia Calicchio del Rotary Pandino visconteo accoglie le persone con un sorriso. L'infermiera Ester Gavardi si occupa della somministrazione. “Ognuno – riprende Nichetti – si mette a disposizione. Si mette in gioco concretamente”. Sono le competenze che si uniscono. Si annidano e si annodano. Per mano all'empatia: “siamo diversi, ma l'obiettivo è comune. E la nostra diversità può essere d'aiuto per riuscire. Per includere”. Per il Rotary la diversità è un valore aggiunto: un modo per correre più veloci insieme. “L'idea di spendersi all'interno di questo centro vaccinale è stata dei giovani del Rotaract, oggi guidati da Riccardo Nichetti. Poi il progetto ha preso forma grazie agli sforzi condivisi da tutti noi”.

 

'Aiuto prezioso'

L'aiuto è stato ben accolto da Asst Crema. “Credo sia prezioso” spiega la coordinatrice del centro vaccinale Emanuela Schiavini, anche socia del Rotary Pandino. “L'impegno che inizia oggi consentirà di vaccinare sempre più persone. Un modo per dimostrare che i componenti dei Rotary club non sono distanti dal territorio. Non si riuniscono intorno ad un tavolo perché appartenenti a gruppi elitari, ma ci sono. Vogliono esserci attivamente per Crema, per i cremaschi, per l'Italia in questa sfida epocale”. In poco più di un'ora questa mattina la linea del Rotary aveva effettuato una trentina di inoculazioni. A Crema, insomma, con le vaccinazioni si corre. Grazie all'impegno di tutti. “Saremo presenti nei prossimi fine settimana” dicono i membri del Rotary san Marco, assenti all'esordio, ma presenti nello spirito. “Esserci, per tutti. Meglio, essere utili è per tutti il desiderio più vivo” conclude Nichetti.

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