14-02-2023 ore 16:00 | Rubriche - Crema
di Claudia Cerioli

Asst, la Popolare per il territorio dona un nuovo macchinario per la diagnosi del tumore al seno

La donazione dell’Associazione Popolare Crema per il territorio consentirà all’Asst di Crema, nello specifico al reparto di radiologia, di eseguire biopsie e trattamenti diagnostico-terapeutici secondo le moderne linee guida adottate dai centri di senologia portando alle pazienti un significativo miglioramento nel percorso diagnostico e un trattamento in linea con quello offerto nei centri di riferimento nazionale. Questo, in breve, il valore aggiunto dato dal Mammotome Revolve. Con i suoi manipoli operativi permetterà di eseguire biopsie accurate e adeguate per lo studio istologico al fine di ottenere una diagnosi certa, in caso di sospetta patologia neoplastica mammaria, in particolare del carcinoma in situ della mammella. Eseguendo una campionatura di tessuto maggiore, grazie alla aspirazione, la procedura bioptica, a volte, risulta essere già terapeutica asportando in toto il cluster di microcalcificazioni evitando ulteriori interventi alla paziente. Il macchinario ha un valore complessivo di 67.716,10 e rappresenta per l’Asst di Crema l’occasione per offrire un’appropriata attività di prevenzione in ambito senologico.

 

Per confermare le diagnosi

Come ha spiegato il radiologo Mauro Padrenostro: “questo strumento consente la biopsia di microcalcificazioni. Permette un campionamento maggiore di materiale e consente di escludere o confermare la diagnosi di carcinomi in situ. E’ un passo in avanti fondamentale, oggi indispensabile, per la diagnosi di queste patologie”. La patologia neoplastica mammaria in questi ultimi anni ha assunto per numerosità ed impatto clinico e sociale una rilevanza sempre più grande. La stima del registro nazionale tumori è di 55 mila nuovi casi nell'anno 2021, percentualmente rappresenta il 30 per cento di tutti i tumori femminili, di gran lunga il più frequente nelle donne. Statisticamente una donna su otto ha la probabilità di ammalarsi nell'arco della propria vita. Nel nostro distretto sanitario cremasco ogni anno circa 220 donne ricevono una diagnosi di tumore della mammella e circa 150 portano a termine il percorso diagnostico e terapeutico presso la Breast unit cremasca.

 

‘Un dono per le donne’

Passo fondamentale per questa attività è dato dalla prevenzione e dall'anticipo diagnostico che nelle strutture di radiologia consente l’avvio dell’intero percorso. L'identificazione di microcalcificazioni sospette in assenza di neoformazioni spesso è correlata al riscontro di carcinomi “in situ” non ancora aggressivi, ma che evolvendo potrebbero diventare infiltranti e molto più pericolosi. Il definire con sicurezza la natura di queste lesioni permette alle donne di evitare trattamenti chirurgici più demolitivi ed evitare trattamenti chemioterapici. Secondo Filiberto Fayer, referente della Breast Unit, “l’importante donazione di questo strumento ci consente di colmare un gap nella cura del tumore al seno che ci obbligava a fare riferimento ad altre strutture. Questo è un dono per le donne, che ora potranno essere comodamente curate presso la nostra struttura, senza dover ricorrere a spostamenti”. Per il direttore generale Ida Ramponi, presente insieme al direttore socio sanitario Diego Maltagliati e al direttore sanitario Roberto Sfogliarini: “questa donazione, che esprime la costante vicinanza dell’associazione popolare per Crema alla Asst, contribuisce al mantenimento della eccellente qualità delle prestazione del servizio della Breast Unit, sia in termini di accuratezza ed appropriatezza, che di prossimità delle cure. Anche in questo caso, l’eccellenza dei professionisti, insieme alla vicinanza del territorio, garantiscono una qualità da preservare ed arricchire. Un grazie all’Associazione ed un grazie importante ai nostri professionisti”.

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