14-02-2014 ore 10:01 | Rubriche - Storia delle religioni
di don Emilio Lingiardi

San Valentino. Da un incontro casuale ad una scelta pastorale per gli Innamorati

Esistono parecchie tradizioni, alcune anche datate in merito alla festa di San Valentino come patrono degli innamorati. La prima si inserisce nel contesto della sostituzione di una festa pagana celebrata a Roma il 14 febbraio per invocare dalle varie divinità femminili una nuova e profonda fertilità sia per la terra come per gli animali e gli uomini, con la celebrazione di un Santo legato non più a dimensioni puramente biologiche, la propagazione delle specie, ma ad una fecondità spirituale che unisce due persone che intendono condividere un loro progetto di vita e un sogno d’amore.

 

 

Accanto a due fidanzati

La seconda tradizione, sorta a Terni in Umbria, dove si venerano le reliquie del Santo Vescovo Martire ucciso nel 270 in “odio alla fede” sulla via Flaminia verso questa città, narra come Valentino un giorno a passeggio per alcune vie, è stato attirato da parole forti e litigiose di due fidanzati.  Si è avvicinato a loro, ne ha ascoltato le ragioni e da buon pastore ha mediato la loro riconciliazione offrendo una rosa e invitandoli nella cappella del suo palazzo a consacrare davanti a Dio il loro amore. Da allora, ed è questa la terza tradizione, è noto come il vescovo Valentino parlasse ai fidanzati della sua diocesi, li preparasse alla scelta del matrimonio che poi lui stesso celebrava nella sua chiesa.

 

 

Novità pastorale

Come ricordo di questo evento offriva agli sposi il testo biblico “Cantico dei Cantici” che commentava come la ricerca appassionata e passionale di due amanti che, fedeli al disegno di Dio, trovavano in questo libretto le linee per la loro scelta sponsale. Di fatti da allora e per tutto il Medioevo, fino a San Bernardo (sec. XIII), il giorno del matrimonio la Chiesa donava agli sposi questo messaggio, per alcuni eccessivamente erotico, per altri adeguati a questa scelta di vita, perché i protagonisti trovassero forza ed incoraggiamento alla vera fecondità del loro amore.

 

 

Dal sentimento al business

Siccome la tradizione cristiana segna il martirio di San Valentino il 14 febbraio, da anni alcune chiese e oggi lo stesso Papa organizzano momenti di incontro e celebrazioni liturgiche per i fidanzati in vista del loro matrimonio per delineare i tratti fondamentali della loro scelta secondo il progetto Divino e offrire l’aiuto e il sostegno necessario per vivere con fedeltà e coerenza questa decisione di vita. Su questo fatto storico e religioso si è inserita pure la dimensione commerciale, che quasi banalizzando il significato profondamente umano dell’amore, trasforma tutto in facile business legato solo all’affare.

1914