Si è concluso il ciclo di conferenze dedicate al cibo organizzate dal Rotary Club Crema, presieduto da Antonio Grassi. Dopo aver parlato del distretto del cibo, della filosofia dell’arte dolce e del binomio tra cibo e cultura, martedì 12 novembre il quarto e ultimo incontro si è focalizzato sull’importanza delle indicazioni geografiche Dop e Igp. L’ospite della conviviale è stato Cesare Baldrighi, attuale presidente di Origin Italia ed ex presidente del Consorzio di tutela del Grana padano. “Origin Italia è l’associazione che rappresenta 80 consorzi Dop e Igp del mondo dell’agroalimentare, da tutto questo sono esclusi i vini che hanno un’altra organizzazione, la Federdoc”.
Dop e Igp nel territorio
Le certificazioni di indicazione geografica nel territorio cremasco e cremonese riguardano principalmente la sfera lattiero casearia. “Abbiamo il grana padano, che in termini di volumi di fatturato è il più importante, il provolone valpadana, il gorgonzola, il taleggio, il quartirolo lombardo e il salva cremasco, tipico della città di Crema. Il territorio comprende anche alcune specialità della salumeria, tra cui il prosciutto di Parma e il san Daniele. Un prodotto invece specifico della provincia è il salame di Cremona, che ha ricevuto l’Igp alcuni anni fa”.
L’importanza delle indicazioni geografiche
“L’elemento portante e valoriale delle indicazioni geografiche è legato allo stretto legame con il territorio. Le produzioni di Dop e Igp, che possono svolgersi solo all’interno del territorio rappresentato dai disciplinari, sono una garanzia per tutto ciò che riguarda lo sviluppo economico e l’offerta del lavoro di una determinata zona. I prodotti con queste certificazioni danno indubbiamente una spinta all’economia locale. Un pilastro importante è anche rappresentato dalla sostenibilità ambientale: un elemento di novità per le indicazioni geografiche”.