Circa 200 mila cittadini nati tra il 1969 e il 1989 e residenti nelle provincie di Cremona e Mantova riceveranno per posta nei prossimi giorni l’invito dell’Ats della Val Padana a sottoporsi, entro il 31 dicembre, allo screening gratuito promosso da Regione Lombardia per l’eliminazione del virus dell’epatite C (HCV), principale causa di cirrosi e cancro del fegato in Italia. L’epatite C è una malattia cronica causata dal virus Hcv, trasmessa attraverso il contatto con sangue infetto (es. siringhe infette) o, meno facilmente, per trasmissione sessuale; si stima che attualmente in Lombardia circa 150 mila persone siano affette da questa patologia. In molti casi, si tratta di un’infezione che rimane a lungo silente, senza sintomi e che si manifesta clinicamente solo in fase avanzata; per questo è difficile individuarla precocemente. Da qui l’importanza di sottoporsi allo screening proposto da Regione Lombardia.
Fermare l’evoluzione della patologia
“Perché è importante sottoporsi al test? Perché diagnosticare e trattare l’epatite C in fase iniziale impedisce l’evoluzione della malattia, migliorando la qualità di vita dei pazienti ma soprattutto evitando le complicanze più gravi delle fasi avanzate, prime fra tutte la cirrosi epatica e il tumore al fegato – afferma Cecilia Donzelli, direttore Sc medicina preventiva nelle comunità -. Da alcuni anni sono, inoltre, disponibili anche in Italia i nuovi farmaci antivirali per la terapia dell’epatite C, molto ben tollerati e molto efficaci nell’eliminare definitivamente l’infezione, consentendo la guarigione nel 95 per cento dei casi. Prima si scopre l’infezione, prima si può accedere alla cura più efficace: lo screening è una preziosa opportunità di salute”.
Come partecipare
Partecipare allo screening per l’epatite C è semplice e veloce: basta sottoporsi ad un prelievo di sangue per la ricerca degli anticorpi anti-Hcv, con un prelievo mirato (anche durante un ricovero ospedaliero) o in occasione di altri esami del sangue effettuati per altro motivo. Non servono né impegnativa né prenotazione. In caso di esito positivo, la persona verrà contattata per eseguire il test di conferma (anch’esso gratuito) ed eventualmente proseguire l’iter diagnostico-terapeutico. Si precisa che chi è già guarito dall’epatite C o è in cura presso un centro specialistico, non deve sottoporsi allo screening.