12-09-2023 ore 12:13 | Rubriche - Crema
di Claudia Cerioli

Cure oncologiche a domicilio per le persone con disabilità. Servizio da giovedì 14 settembre

Partirà da giovedì 14 settembre 2023 il nuovo progetto di oncologia domiciliare proposto dall’unità operativa diretta da Gianluca Tomasello. Voluto ed ideato dall’oncologo Salvatore Incardona, intende offrire cure oncologiche attive a casa del paziente che presenti disabilità motorie o fragilità che ne rendano difficile l’accesso alle strutture sanitarie. I pazienti riceveranno una valutazione per conoscere il livello di fragilità basata sull’età, il  grado di disabilità motoria e psichica, lo stato nutrizionale, la presenza di patologie concomitanti a quella tumorale. Il percorso domiciliare verrà proposto ai pazienti con fragilità in terapia orale, sottocutanee o intramuscolari.

 

Come si procede

Prevede l’attivazione dell’Adi, assistenza domiciliare integrata, in base ai percorsi già strutturati sul territorio, per  l’esecuzione di prelievi (che verranno effettuati il giorno precedente la visita domiciliare) e  per  eventuali medicazioni, oltre alla valutazione clinica da parte dell’oncologo (il pomeriggio successivo al prelievo, solitamente il giovedì dalle 13 alle18) con la consegna degli esami ematici  e dei  farmaci orali  o la somministrazione di terapie intramuscolari o sottocutanee. Verrà  istituita una agenda dedicata e, del percorso in essere, verrà informato il medico di medicina generale.

 

‘Rete territoriale’

“Con gli stessi occhi – spiega Incardona – è una risposta concreta data da un’oncologia che non può essere solo ospedaliera, ma che si reca a casa del paziente e modula la cura tenendo conto delle esigenze manifestate. Perché ognuno ha diritto alle cure, anche e soprattutto quando presenta disabilità,  precedenti la diagnosi di tumore o causate dal  tumore stesso. Questo progetto è espressione della volontà di curare finalmente ogni persona superando le barriere”. Si tratta di un ulteriore passo avanti nell’ambito di una sanità che vuole farsi sempre più prossima. “Un modo – chiarisce il primario Gianluca Tomasello – per prendersi cura delle persone al domicilio, potendo contare sulla competenza e l’umanità di un nostro specialista”.

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