12-07-2024 ore 08:41 | Rubriche - Medicina e salute
di Angelo Tagliani

Il medico competente e la valutazione dei rischi nei luoghi di lavoro. Dialogo istituzionale aperto

A Roma, nella splendida sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, si è tenuto il convegno di presentazione del Documento di orientamento professionale per il medico competente sulla collaborazione alla valutazione dei rischi, organizzato dalla Società italiana di medicina del lavoro e patrocinato dal Ministero della giustizia. Come spiega il cremasco Alessandro Baracco, membro della commissione permanente sull’attività professionale dei medici competenti della Siml, “la collaborazione del medico competente alla valutazione dei rischi nei luoghi di lavoro è prescritta dalla legge. La norma, tuttavia, non indica in dettaglio come quest’obbligo debba essere assolto e le numerose pronunce di giurisprudenza hanno solo parzialmente colmato questa lacuna”.

 

Dialogo

“Per questo motivo la Società italiana di medicina del lavoro ha costituito un gruppo multidisciplinare con l’incarico di redigere un documento che fornisse una metodologia operativa efficace ai fini della tutela della salute dei lavoratori. Il documento, che prima di essere pubblicato è stato sottoposto a una revisione da parte di esperti terzi, sarà portato al tavolo tecnico salute e sicurezza sul lavoro, attorno al quale il Ministero del lavoro ha riunito le parti sociali e le società scientifiche. L’importanza del convegno – prosegue il dottor Baracco - è stata quella di aver fatto dialogare i soggetti istituzionali e di governo, la Conferenza delle regioni (il cui Gruppo tecnico interregionale salute e sicurezza del lavoro è oggi coordinato dalla regione Lombardia, con Nicoletta Cornaggia), la magistratura, l’avvocatura, l’università, il mondo delle imprese e i sindacati.

 

Salute dei lavoratori

“Oltre a discutere degli aspetti più prettamente tecnici, tutti gli intervenuti hanno convenuto che il ruolo del medico competente non è solo più quello di tutelare la salute dei lavoratori rispetto ai rischi lavorativi, ma deve tendere alla più ampia azione di promozione della salute globale dei lavoratori. Si tratta di una sfida non facile: Siml ne discuterà nel prossimo mese di settembre durante il suo congresso nazionale. A Pisa sono attesi circa duemila medici del lavoro provenienti da tutta Italia”.

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