12-03-2025 ore 18:45 | Rubriche - Costume e società
di Andrea Galvani

Sophie Testa al Rotary Crema: cosa accomuna Serena Williams ad Agostino Abbagnale

“Cosa accomuna Serena Williams ed Agostino Abbagnale?” La risposta è arrivata alla conviviale del Rotary club Crema. L’ha fornita Sophie Testa, del Centro emostasi e trombosi, direttrice del laboratorio analisi dell’azienda socio sanitaria territoriale di Cremona e organizzatrice del convegno nazionale Terapie anticoagulanti: domande e risposte. “Oltre ad appartenere alla categoria dei super atleti, figurano tra gli sfortunati colpiti da trombosi venosa profonda”. L’ospite del percorso dedicato alle professioniste donne ha introdotto la relazione partendo da ciò che differenzia un trombo da un embolo.

 

Il tromboembolismo venoso

“Il primo è un coagulo di sangue che si forma in una sede in cui non dovrebbe formarsi. Il secondo è un frammento di un trombo, che si stacca dal punto in cui si è formato, fermandosi in un vaso troppo piccolo per passare. La provincia di Cremona ha circa 350.000 abitanti: si stimano 525 nuove trombosi venose profonde l’anno e 350 embolie polmonari l’anno. Il tromboembolismo venoso è una patologia da non sottovalutare. Le cause possono essere raggruppate in quattro categorie: genetiche, acquisite, miste e transitorie. Tra quest’ultime figurano: contraccettivi, gravidanza e puerperio, chirurgia, trauma, immobilità prolungata, infezioni, lunghi voli aerei.

 

La prevenzione

“L’incidenza aumenta dopo i 50 anni, con gli uomini più a rischio delle donne”. Per la prevenzione vengono utilizzati “farmaci anticoagulanti a dosi di profilassi e con mezzi meccanici: compressione pneumatica intermittente, calze elastiche, posizionamento filtri cavali”. Sophie Testa ha sottolineato l’importanza dei Centri emostasi e trombosi: “strutture sanitarie specialistiche ospedaliere, gestiscono pazienti affetti da malattie tromboemboliche o affetti da malattie emorragiche e pazienti in terapia antitrombotica a vari livelli d’integrazione col territorio”. Operano in modo multidisciplinare, hanno l’obiettivo di “ridurre l’incidenza e l’impatto sociale ed economico delle malattie emorragiche e tromboemboliche nella popolazione generale e nella popolazione ospedalizzata”.

 

La curiosità

“La terapia anticoagulante – ha sottolineato la dottoressa Testa - rappresenta un trattamento salvavita che non esclude, a priori, la possibilità di svolgere attività sportive (non tutte) anche ad altissimo livello agonistico”. In chiusura ha ricordato che il 13 ottobre si celebra la giornata mondiale della trombosi; data scelta in onore di Rudolf Virchow, pioniere nella comprensione della fisiopatologia delle trombosi. Insomma, una patologia da non sottovalutare: “Una persona su quattro nel mondo muore per cause correlate ad essa”. Tra le domande la più curiosa: “cosa fare per evitare rischi nei lunghi viaggi in aereo? Bere acqua e indossare calze elastiche”.