12-01-2022 ore 19:28 | Rubriche - Fatto di ambiente
di Alvaro Dellera

Il capriolo è tornato nel Cremasco: 'la sua permanenza dipende esclusivamente da noi'

Lo si può dire con ragionevole certezza: in pianura sono tornati i caprioli. Nel territorio cremonese e cremasco si tratta di un gradito ritorno a casa, anche se meno accogliente di un tempo. Il Capreolus capreolus è uno degli ungulati selvatici italiani più diffusi che vive tra i boschi di montagna e collina, sebbene originariamente occupasse le antiche pianure. L’espansione di questi pacifici animali, provenienti dall'Appennino verso il nostro territorio è dovuta ad un moderato incremento della specie che spinge gli esemplari a trovare pascoli alternativi e minore pressione predatoria da parte dei carnivori, come i lupi.

 

Un'opportunità

Non sono rare le segnalazioni di caprioli anche vicinissimi ai centri abitati. Più frequentemente viene rilevata la presenza di cinghiali (Sus scrofa) e di lupi (Canis lupus italicus). Questi difficilmente potranno popolare stabilmente l’attuale ambiente di pianura essendo fortemente antropizzato. Al contrario, l’affermarsi del capriolo nelle aree pianeggianti, in particolare nella nostra provincia, dipenderà molto da come sapremo cogliere questa opportunità dedicandogli attenzioni e protezioni senza allarmismi ingiustificati. Questo grazioso ungulato non mostra alcun aspetto fortemente negativo tale da contrastare la sua presenza e vicinanza all’uomo.

 

Stile di vita

È, invece, importante per impreziosire l’attuale ambiente naturale. Il capriolo è un piccolo e agile cervide in grado di adattarsi con facilità agli spazi naturali, artificiali e coltivati, così come quelli occupati da attività antropiche fino ai parchi cittadini. In quanto ruminante brucatore selettivo, nel Cremasco si trova nei boschi naturali , nei pioppeti, nel sottobosco, nei campi coltivati, nelle golene dei fiumi o più semplicemente dove la vegetazione è meno fitta. Ama ambienti variegati con arbusti alternati a prati. Il territorio scelto influisce e determina anche il comportamento sociale. Tendenzialmente i caprioli vivono in gruppi ridotti di sole femmine, mentre il maschio vive gran parte dell’anno solitario, avvicinandosi alle femmine solo per la riproduzione. Questa loro modalità di vita deve prevedere la grande disponibilità di spazi e cibo affinché non si inneschino contrasti interspecifici o migrazioni inattese.

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