Il futuro è dei giovani, intrapreso dal Rotaty Club Crema è giunto ad una conclusione. Il ciclo di incontri, fortemente voluto dal presidente Antonio Grassi e organizzato dal socio Edoardo Canavese, ha visto come ultimo ospite la ricercatrice Chiara Plizzari. Martedì 10 dicembre, presso il ristorante Il Ridottino ha tenuto la conferenza dal titolo: “La nuova era della creatività digitale”. La giovane cremasca, dopo una laurea triennale e una magistrale in computer science engineering presso il Politecnico di Milano, ha intrapreso un dottorato di ricerca in computer vision al Politecnico di Torino. Nel corso del suo Phd ha avuto l’opportunità di studiare all’università di Bristol in Inghilterra e alla Berkley in California. Si è poi trasferita in Svizzera, a Zurigo, dove ha lavorato come ricercatrice per Google.
Smart glasses
“Oggi parlerò di intelligenza artificiale (Ai), delle nuove sfide che ci pone e di quanto sia importante la creatività per trasformare queste sfide in qualcosa di nuovo, ha spiegato Plizzari: “mi concentrerò specialmente su come trasformare la tecnologia che oggi abbiamo per creare una novità”. Non ci sono dubbi a riguardo, questo tipo di approccio può “aprire molte opportunità, l’intelligenza artificiale fa da ponte per creare qualcosa di innovativo”. Dopo le varie esperienze all’estero, Chiara Plizzari ha deciso di ritornare in Italia, di fronte a lei ci sono due strade: “una startup nell’ambito smart glasses su cui ho da poco iniziato a lavorare, nel mentre sarò impiegata anche a Milano presso la Luxottica”.
I ragazzi del territorio
Chiara Plizzari è stata la quarta ed ultima ospite del Rotary, prima di lei sono stati accolti: Jacopo Faini, Giancarlo Donizzelli e Francesco Morgano Bono. Come sottolineato dal socio Canavese: “l’obiettivo è stato quello di far conoscere le esperienze di ragazzi del territorio. Abbiamo avuto tre incontri molto interessanti, che hanno riscosso una grande successo tra i soci e in tutto il territorio. I relatori invitati, seppur con background differenti, seguono tutti il filone dell’imprenditoria, delle startup e specialmente della voglia di fare”. Un ciclo di incontri per confermare quello che già si sapeva: il cremasco è ricco di talenti, intraprendenza, ambizioni e voglia di vivere.