Si è svolto ieri, giovedì 10 aprile, nella palestra comunale di Trigolo, un importante incontro tra i vertici dell'azienda socio sanitaria territoriale di Crema e l’amministrazione comunale per fare il punto sulla situazione dei medici di base. La sindaca Mariella Marcarini ha illustrato la situazione in paese: “attualmente ci troviamo con un solo medico di medicina generale. Prima erano due. Il 28 febbraio un medico ha cessato l’attività. Aveva 780 mutuati che hanno dovuto scegliere un altro professionista orientandosi con le disponibilità dei medici attuali, a Castelleone o Crema. È una situazione che sta creando difficoltà in paese soprattutto per le persone anziane o fragili o per chi semplicemente ha bisogno di una prescrizione. Contattata l’Asst, ci è stata riferito della carenza cronica dei medici di medicina generale. Molti giovani medici preferiscono specializzarsi. La nostra problematica è riferita anche ai comuni di Genivolta e Cumignano sul Naviglio con i quali condividevamo il medico che ha cessato l’attività a febbraio”.
‘Al vaglio delle progettualità’
Per l’Asst di Crema hanno partecipato il direttore generale Alessandro Cominelli, la direttrice socio sanitaria Carolina Maffezzoni e la direttrice delle cure primarie Guendalina Civoia. Buona la risposta dei cittadini intervenuti all’incontro. I dirigenti di Asst hanno rimarcato la difficoltà nel reperire medici di medicina generale. Tuttavia, si stanno impegnando per poter dare risposte ai comuni di Trigolo, Cumignano e Genivolta. Insieme alla regione Lombardia stiamo valutando delle progettualità per poter sopperire a questa carenza, anche se ci sono limiti oggettivi a partire dal personale ridotto, dai laureati in medicina che preferiscono scegliere il percorso di specializzazione o che preferiscono lavorare in team con altri colleghi in ambulatori di città o paesi più grandi, dove possono condividere problematiche ed esperienze.
La situazione attuale
In questo momento, le persone residenti a Trigolo devono per forza far riferimento al medico che hanno scelto a Castelleone o Crema, considerando che gli stessi, avendo un maggior numero di mutuati, saranno più impegnati e non riusciranno a passare in ambulatorio a Trigolo. Tutti vorrebbero il medico di base sotto casa, ma in questo momento storico è impossibile per il disequilibrio esistente tra neo professionisti incaricati e pensionati. “È necessario comprendere - ha precisato la sindaca Marcarini - che il ruolo del medico come missione è un concetto che si sta affievolendo. Bisogna prendere consapevolezza della realtà ed essere più disponibili a capire che anche i medici hanno delle proprie esigenze”.