11-03-2016 ore 15:33 | Rubriche - Fatto di ambiente
di Alvaro Dellera

Un fatto d’ambiente. Nel cremasco l'affascinante migrazione delle Gru

Il cremasco sta diventando sempre più frequentato dalla doppia migrazione delle gru – Grus, grus - o gru cenerina, non più nidificante in Italia. Di ritorno quasi certamente dal sud della spagna o dalle coste Africane del mediterraneo dove hanno svernato, sono dirette a nord-est dove raggiungeranno il nord Europa, penisola scandinava e Russia per trascorrere la primavera ed il periodo estivo per nidificare. Alta più di un metro può raggiungere i 6 kg di peso ed ha una apertura alare pari a due metri. In questi giorni di migrazione le gru stanno sorvolando il Cremasco in direzione nord – est a più riprese in formazione a ventaglio o raccolte in piccoli gruppi. Solitamente molto chiassose al loro arrivo, se ne stanno ad altezze variabili fra i 50-100 metri altezza, ma il loro richiamo è udibilissimo anche a centinaia di metri di distanza. Alcune di loro atterrano su prati stabili allagati per riposarsi e poi ripartire, è quello che sta succedendo in questi giorni a pochi passi dalla nostra città dove la campagna è ancora ricca di queste coltivazioni come nel Moso di Cremosano e Trescore. Pertanto occhi ben aperti a scrutare il cielo per avvertire il loro richiamo un incessate kruu-cru cr e godersi lo spettacolo.

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