Si è tenuto nei giorni scorsi, presso la sala Polenghi dell’Asst di Crema, un corso formativo rivolto ai medici di medicina finalizzato alla presentazione dell’ambulatorio Stipsi, attivo presso l’unità operativa di gastroenterologia di Asst Crema, diretta da Guido Manfredi. Relatori, oltre a Manfredi, Claudio Londoni, responsabile di Endoscopia, Christian Lambiase, massimo esperto di fisiopatologia in Italia dall’Università di Pisa e Danilo Consalvo, dall’ospedale Cardarelli di Napoli. Nel corso della serata è stato presentato un nuovo servizio a supporto dei cittadini che non riescono a risolvere una patologia cronica assai diffusa nella popolazione. Uno strumento in più a supporto dei medici di medicina generale che sapranno come e dove indirizzare i pazienti per i corretti approfondimenti diagnostici.
Quando la patologia si cronicizza
Come ha illustrato Manfredi: “la stipsi è uno dei problemi più ricorrenti che affolla, da sempre, gli ambulatori di gastroenterologia. Una patologia cronica particolarmente diffusa nelle donne che, di norma, viene gestita egregiamente dai medici di medicina generale. In alcuni casi, però, la sintomatologia diventa particolarmente critica, la cura inefficace, le conseguenze severe. Occorre mettere in conto l’utilizzo di farmaci di alto grado e costo, di dover predisporre un periodo di riabilitazione del pavimento pelvico e, se la stipsi è di tipo espulsivo, diventa necessario prevedere un intervento chirurgico. In tali situazioni il medico di medicina generale ha bisogno di un supporto e può richiedere un intervento specialistico specifico indicando al paziente di rivolgersi all’ambulatorio dedicato del nostro reparto per un migliore inquadramento diagnostico e un adeguato trattamento. Il nostro personale dedicato, dopo aver richiesto l’esecuzione di alcuni esami specifici come esami del sangue di secondo livello, manometria ano-rettale, test funzionali, ecografia pelvica, ulteriori accertamenti di terzo livello, procederà con la presa in carico del paziente”.
Confronto e crescita
Secondo il direttore sociosanitario Carolina Maffezzoni: “il momento formativo è un esempio concreto di come ospedale e territorio sappiano e debbano lavorare insieme per la presa in carico dei bisogni di salute dei nostri cittadini”. Il momento è stato apprezzato anche dal medico di medicina generale Francesco Scanzi, in rappresentanza delle Aft: “la patologia della stipsi è una problematica che sempre ci troviamo ad affrontare con i nostri assistiti. Sapere che a Crema è stato costituito un ambulatorio dedicato per la presa in carico, al quale rivolgersi per lo svolgimento di esami specialistici, è importante, ben sapendo che si tratta di un’eccellenza nel panorama italiano. Un ambulatorio simile è presente solo al Sant’Anna di Pisa, oltre che a Crema. Ritengo, inoltre, che il momento formativo abbia rappresentato un’ottima occasione di confronto e di crescita”.