09-10-2024 ore 14:23 | Rubriche - Medicina e salute
di Giulia Tosoni

Qualità dell'aria e salute pubblica. Isde sostiene il rapido recepimento della direttiva europea

L’Associazione medici per l’ambiente Italia (Isde) ha espresso il pieno supporto al recepimento rapido della nuova direttiva sulla qualità dell'aria ambiente dell'Unione Europea, attualmente in attesa della conferma definitiva da parte del consiglio europeo. Questa nuova direttiva rappresenterà un passo fondamentale per affrontare l’emergenza sanitaria causata dall'inquinamento atmosferico e ridurre l’impatto negativo sulla salute pubblica e sull’economia. Secondo le stime, il 97 per cento della popolazione urbana respira aria che non rispetta gli standard di sicurezza, provocando ogni anno centinaia di migliaia di morti premature e costi sanitari che ammontano a centinaia di miliardi di euro. Isde Italia, insieme a Heal, è pronta a sostenere le autorità italiane per garantire un recepimento efficace e rapido della direttiva nella legislazione nazionale.

 

La necessità di un'azione urgente

L'inquinamento atmosferico colpisce in modo sproporzionato le persone più vulnerabili, inclusi bambini, anziani, donne incinte, e chi soffre già di patologie croniche. Il presidente di Isde Italia, Roberto Romizi, ha dichiarato: "Il recepimento della nuova direttiva europea sulla qualità dell’aria è essenziale per ridurre rapidamente la sofferenza delle persone, prevenire malattie e risparmiare risorse economiche. È un impegno verso una società più sana e giusta, che non possiamo più rimandare". La nuova direttiva rappresenta una grande opportunità per migliorare la qualità della vita e promuovere la salute pubblica. Con il recepimento da parte dell'Italia, si avvicina la possibilità di ottenere benefici tangibili in termini di riduzione delle malattie legate all'inquinamento e un calo significativo dei costi per il sistema sanitario nazionale. L’Isde invita il ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, a confermare la direttiva revisionata e a procedere velocemente verso il suo recepimento nel quadro legislativo nazionale. "Abbiamo bisogno di politiche ambientali che mettano la salute al centro, e il recepimento di questa direttiva è un passo cruciale in questa direzione", ha aggiunto Romizi.

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