08-12-2012 ore 11:43 | Rubriche - Storia delle religioni
di don Emilio Lingiardi

Spunta l'aurora del giorno luminoso. L'Immacolata concezione di Maria, sulla strada dell'Avvento verso il Natale di Gesù a Betlemme

La Chiesa celebra oggi la festa dell'Immacolata concezione di Maria, aurora di quel giorno che avrà la pienezza di luce nel Natale di Gesù. Già nelle comunità cristiane primitive, si invocava Maria come la panaghìa, 'tutta santa', colei che piena di grazia, per singolare dono del Signore non ha conosciuto ombra di peccato per la missione che avrebbe dovuto compiere offrendo il suo grembo al figlio di Dio che da lei sarebbe nato.

Potuit, decuit, fecit
Siccome l'8 settembre se ne celebra la nascita, nove mesi prima si ricorda questo concepimento. Nella storia bimillenaria della Chiesa, che ha definito questa verità di fede con il papa Pio IX l'8 dicembre del 1854, ci sono certamente fatti e testimonianze che confermano questo evento. Così i francescani con Duns Scoto sempre hanno creduto a questa verità, con un sillogismo molto facile legato a tre verbi: potuit, decuit, fecit, ovvero (Dio) ha potuto fare, era conveniente che facesse, dunque ha fatto.

La medaglia miracolosa
Nel 1832, nella cappella di Roue du Bac, a una giovane suora della famiglia religiosa di San Vincenzo De Paoli, Caterina Laboure, la madonna è apparsa su una medaglia chiamata miracolosa invitandola a pregarla come immacolata per l'unità della chiesa e la pace del mondo. Primo frutto di questa preghiera è stata la conversione al cattolicesimo di due fratelli ebrei parigini, Alfonso e Teodoro Ratisbonne. I due hanno abbracciato la fede della chiesa nel 1842 a Sant'Andrea delle Fratte in Roma e in seguito, recatisi a Gerusalemme, hanno fondato la Congregazione monastica delle 'figlie di Sion' con lo scopo di avviare dopo secoli di misconoscenza reciproca il dialogo con il mondo ebraico che avrà il suo coronamento nel 1965 quando durante il Concilio ecumenico Vaticano II si tratterà della questione ebraica nel documento Nostra aetate.

L'immacolata concezione
La definizione di Pio IX, ricordata nella colonna con la statua dell'Immacolata posta a Roma in piazza di Spagna, dove tutti gli anni i romani e in primis lo stesso papa si recano a rendere omaggio alla madonna, è stata confermata dall'apparizione a Lourdes l'11 febbraio 1858 quando la Vergine apparendo a Bernadetta Soubirous, si è presentata 'immacolata concezione'. Amici che insegnano alla Sorbona sostengono che si possa iniziare l'età contemporanea della storia proprio a partire dal 1832, quando nella cultura europea nasce il principio di nazionalità che dominerà tutti gli avvenimenti del secolo XIX. Il nostro senatore Ludovico Benvenuti, contemplando l'immagine della medaglia miracolosa, ha proposto che il simbolo dell'Europa fosse la bandiera azzurra con dodici stelle: l'azzurro rappresenta il manto di Maria, le stelle sono sia l'ebraismo come il cristianesimo (12 tribù e 12 apostoli) che si deve conservare tuttora anche se ormai l'Unione è arrivata a quasi trenta Stati.

La vera femminilità
Sulla strada verso Betlemme, Maria ci accompagna per accogliere Gesù con la disponibilità generosa che sempre ha caratterizzato la sua vita di risposta al grande dono di Dio e può guidare ogni donna a riscoprire la vera femminilità che è ricchezza di tenerezza e di misericordia, supplemento d'anima, a trasformare una storia di violenza e di guerra in una famiglia umana accogliente e rispettosa di tutti. Nel Vespero di questa festa, gli ebrei iniziano le Giornate delle luci, chiamate ḥănukkāh, a ricordo della consacrazione del tempio in Gerusalemme: la luce che brilla sul volto dell'ebrea Maria di Nazareth continua nella vita del suo popolo.
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